l'intervista
Damiano Marras si racconta: "Io, Messi e la mia Tor Tre Teste..."
L'attaccante classe 2002 si presenta a di via Candiani con una bella doppietta: "Contento per i due gol ma soprattutto di aver contribuito alla vittoria"
I campionati finalmente sono ripartiti e quest’anno ci siamo prefissati l'obiettivo di farvi conoscere di più i ragazzi che ogni weekend, correndo dietro una passione, stupiscono noi e fanno esultare voi. Oggi è il turno di Damiano Marras, un classe 2002 molto promettente, attualmente in forza alla Tor Tre Teste, ma che ha già un curriculum di lusso avendo giocando da protagonista con la maglia dell’Urbetevere. Rapidità nel tocco di palla ed un piede più che educato sono le sue caratteristiche migliori. Grazie a queste doti Marras, solo ieri, ha esordito con una splendida doppietta contro l’Aurelio, che di certo avrà fatto piacere a tecnico e società. Così abbiamo deciso di contattarlo telefonicamente chiedendogli le sue sensazioni ed i suoi obiettivi con la nuova maglia: “Sono contento di aver segnato una doppietta già al primo turno, ma sono ancor più contento di aver contribuito alla vittoria della mia squadra - analizza in maniera matura Marras - Sono venuto qui perchè cercavo nuovi stimoli e li sto trovando. All’Urbe ho passato quattro anni ma non mi sentivo un punto fermo. Per questo motivo ho deciso di andare via, trasferendomi in una società che in quanto a blasone non è seconda a nessuno”. Successivamente la giovane punta ci presenta i suoi obiettivi stagionali e futuri: “Il mio obiettivo sarà quello di centrare i professionisti. Ho uno stimolo dentro casa perchè mio fratello gioca nei Nazionali (nella Lazio, ndr) ed io voglio seguire le sue orme”. In conclusione Marras ci svelta il giocatore a cui si ispira: “Provo a guardare Messi ed emularlo. E’ uno dei miei giocatori preferiti per caratteristiche. Per ora non riesco a fare proprio tutto quello che fa lui e sono anche più piccolino (ride, ndr), ma un giorno sogno di diventare come lui, o almeno andarci vicino...”. E noi, Damiano, non possiamo che augurartelo!