L'INTERVISTA

Urbetevere, lo specialista Ripa "Ogni volta è come la prima"

Il tecnico dei gialloblu commenta l'accesso alle finali e gli obiettivi della sua formazione

Con il 3° posto ormai assicurato, l'Urbetevere e il suo allenatore Luca Ripa si godono l'accesso alle finali conquistato con una giornata d'anticipo. Il successo esterno sulla Pro Calcio Tor Sapienza assicura ai gialloblu il distacco necessario per poter vivere gli ultimi 90' del campionato con relativa tranquillità e ricaricare le batterie in vista della fase successiva. Perchè, anche questa volta, il tecnico dei gialloblu ha raggiunto il suo obiettivo. "I ragazzi sono i veri protagonisti" - ha commentato -. "Io metto semplicemente a disposizione della squadra i mezzi per fare 30 gare a un buon livello e arrivare a raggiungere il traguardo mai scontato e sempre difficile delle finali. Squadre come Savio, Lodigiani, e altre di livello, sono rimaste fuori: questo aspetto dà la dimensione di quanto sia la grandezza e la complessità di raggiungere un obiettivo del genere". Luca Ripa, un nome una certezza. Ormai l'allenatore dell'Urbetevere è uno specialista. "In questi anni ho sempre raggiunto questo traguardo, ciononostante non ho perso l'umiltà di perceperire quanto sia bello, grande, difficile e meraviglioso raggiungere le finali; io non sono come quelli che dicono che questo è il minimo, o ci sono abituato. Ogni volta è meraviglioso raggiungere questo obiettivo. Sono una sorta di 'vecchio': comincio ad avere tanti anni di panchina alle spalle, e l'esperienza aiuta molto. L'unica cosa che mi piace dire è che svolgo questo hobby con grande passione e con l'intento di mettere in vetrina i miei ragazzi, e non me stesso. Il fuoco che mi arde dentro è sempre quello dei primi giorni, se non anche di più. Siamo stati una squadra soprattutto quando abbiamo superato i momenti difficili, perchè è facile essere gruppo quando va tutto bene. Questi sono stati i nostri punti di forza". Adesso il pensiero va alle finali. "Il nostro sogno è quello di giocare l'ultima partita possibile, quella più lontana. Incontreremo avversari che vorranno la stessa cosa, io dirò ai ragazzi di godersi il momento e giocare come sanno, e alla fine vedremo se riusciremo ad andare avanti. Dobbiamo continuare a sognare, perchè se finisse questa aspirazione si metterebbe da parte un pezzo del futuro. Il sogno non costa nulla, anzi è il fuoco che alimenta la motivazione e il desiderio".

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.