L'INTERVISTA
Montespaccato, Costantini sprona i suoi: "Miglioriamoci"
Il neo mister azzurro presenta il suo nuovo gruppo soffermandosi sulla preparazione ed i motivi che lo hanno spinto a scegliere il nuovo club
Per il Montespaccato Under 17 sta per iniziare una nuova stagione. Il gruppo 2003, dopo la delusione della retrocessione nella passata stagione, adesso è pronto a ripartire nel migliore dei modi, ed il suo nuovo allenatore, Mario Costantini, ex Aurelio, è sicuro che i ragazzi hanno tutte le capacità per riuscirci. Il neo mister in una breve intervista ci ha spiegato le ragioni che lo hanno portato a scegliere il Montespaccato e ci ha presentato il suo nuovo gruppo: “La preparazione estiva è da poco terminata. Ora continuiamo ad allenarci in attesa dell’avvio della stagione. Sono contento di quanto fatto finora. Vedo nei ragazzi una gran voglia di riscattarsi dopo il campionato scorso e per ora sono sulla buona strada. Lo dico perchè mi hanno dato tanti piccoli e positivi segnali, hanno la giusta mentalità, sono sempre puntuali e dimostrano gran rispetto. Rispetto la passata stagione qualcosina è cambiato nell’organico. Non è mai facile fare questo tipo di scelte, ma è necessario per il bene della squadra. Qualche ragazzo è rimasto, altri sono andati a giocare altrove e poi abbiamo preso qualche nuovo giocatore che ci permette di avere un po’ di qualità in più”. Di seguito Costantini ci racconta i motivi che lo hanno spinto a cambiare casacca, da quella amaranto dell’Aurelio a quella azzurra del Montespaccato: “Lo Pinto lo conosco da diversi anni ed è da molto che mi fa una corte sfrenata. Quest’anno ho capito che il momento era arrivato ed ho deciso di accettare la sua proposta perchè il Montespaccato è una società importante e ben organizzata. Questi miei pensieri sul club sono poi stati confermati al momento del mio arrivo. Ho trovato un buon ambiente e sono rimasto sorpreso in positivo”. In chiusura il mister ci parla del passaggio di categoria, dall’Under16 all’Under17, soffermandosi sulle differenze per lui e per i ragazzi: “Il mio metodo di lavoro rimane lo stesso. Ovviamente qualche differenza c’è specialmente per i ragazzi. Il fatto che abbiano un anno di più può influire positivamente, ma talvolta anche negativamente. Possono diventare più maturi, ma potrebbero anche iniziare a pensare a qualcosa che si distacchi dal gioco, fa parte dell’età. Per chiunque rapportarsi con i ragazzi di questa fascia d'età non è mai facile, o meglio è un discorso sempre molto delicato, ma devo ammettere di essere stato fortunato perchè penso di aver trovato un ottimo gruppo, affiatato e pronto a seguirmi. Io parto sempre dal presupposto di migliorare quindi l’obiettivo con questo gruppo sarà raggiungere una salvezza tranquilla. Quando partirà la stagione però staremo a vedere. Speriamo di poter alzare l’asticella anche se un campionato d’Elite è sempre ricco di insidie e grandi squadre”.