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L'intervista

Giardinetti, Marcucci: "Ci serve tempo e tanto lavoro"

Il tecnico dei 2003 traccia un bilancio di quanto visto in queste prime tre giornate: la squadra c'è, ma serve testa e continuità in gara

11 Ottobre 2019

Marcucci, qui ai tempi dl Tor di Quinto

Marcucci, qui ai tempi dl Tor di Quinto

Marcucci, qui ai tempi dl Tor di Quinto

Tutti e tre i risultati possibili sono stati già sperimentati dal Giardinetti di mister Fabrizio Marcucci, che dopo la sconfitta all'esordio con la Lodigiani ha trovato una vittoria e un pareggio nelle sfide successive. Ne abbiamo parlato con il tecnico, Fabrizio Marcucci, che però non si accontenta e chiede ai suoi ragazzi di compiere un salto in avanti di mentalità, per poter vedere veramente valorizzate le doti di questa squadra sul campo. "Sicuramente la società ha voglia come me e i miei ragazzi di fare il massimo, di giocare sempre per la parte più alta della classifica: vogliamo provarci sempre. Per fare questo, però, il gruppo ha bisogno di lavorare in maniera importante settimanalmente: noi non abbiamo individualità che spiccano rispetto al gruppo. Siamo omogenei, siamo una squadra fatta di buoni giocatori che potrebbero, potenzialmente candidarsi a diventare una sorpresa, ma che deve guadagnarselo con il lavoro. Se noi pensiamo che la partita ce la possa risolvere questo o quest'altro giocare, rischiamo di dar luogo a una prestazione piatta, così come è stata quella con il Monterosi. Questo succede perché ci troviamo in un campionato dove competono squadre valide che non vogliono perdere, proprio come noi. Il Giardinetti deve essere sempre motivato, sempre concentrato, abbiamo tanto lavoro dinanzi a noi. Se ripenso anche alle prime due partite, mi viene in mente la prestazione giusta con la Lodigiani. Non siamo contenti di aver perso, ma considerando il valore degli avversari e il fatto di aver subìto goal su situazione da fermo, la possiamo accettare e metabolizzare bene. Con la CSS Tivoli, invece, è arrivata la nostra prima vittoria (per 3-2, ndr): siamo partiti forte, pronti via ed ecco subito il nostro vantaggio, ma abbiamo commesso l'errore di abbassarci, consentendogli di tornare in gara. Un'intermittenza che abbiamo visto anche nel secondo tempo. Questo è il quadro: il destino è nelle nostre mani e se non vogliamo fare un campionato di rimpianti ci occorrerà lavorare e giocare con la testa giusta sempre, in ogni allenamento e in ogni partita."

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