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La Voce del capitano, Claudio Bonesi e la sua Romulea

Abbiamo conosciuto il leader della della formazione amaranto oro: è felice di dove si trova e onorato della responsabilità che ha

22 Novembre 2019

Claudio Bonesi (©DelGobbo)

Claudio Bonesi (©DelGobbo)

Claudio Bonesi (©DelGobbo)

Non ha potuto prender parte alla grande vittoria di forza e carattere conquistata dai suoi compagni sul difficilissimo terreno di Casal Palocco la scorsa settimana, ma lo stesso Antonucci, portatore della fascia, gli ha rivolto un pensiero, facendosi portavoce di tutta la squadra, segno di quanto sia benvoluto dai suoi compagni. Claudio Bonesi è il capitano della Romulea classe 2003. Lo abbiamo conosciuto meglio. "Una partita importantissima quella, su un campo ai limiti della praticabilità" spiega Bonesi riferendosi all'ultima vittoria con il Palocco, "sono molto contento di quello che hanno fatto i miei compagni, perché su terreni di quel tipo non riusciamo ad esprimere al meglio le nostre potenzialità. Per quanto riguarda l'inizio di campionato sono felice di come ci stiamo comportando, soprattutto perché ci adattiamo spesso a situazioni e a difficoltà diverse, reagendo bene alle difficoltà. Ci manca forse ora solo un pizzico di cattiveria in più, soprattutto in certi momenti della partita, per consentirci di fare un passo in avanti ulteriore." Chiediamo a Claudio quale sia la partita che gli sia piaciuta di più. "Sinceramente non me ne viene in mente una in particolare. Penso che ogni gara abbia una storia a sé e ci siano momenti in ogni partita da ricordare e portare dietro. La partita invece peggiore mi viene subito in mente ed è quella con il Falaschelavinio, dove abbiamo perso punti preziosi." Claudio gioca alla Romulea da ormai tre anni: "Sì e sono diventato capitano della squadra praticamente subito. Mi trovo benissimo qui, è come essere in una grande famiglia. Nel corso degli anni ho lavorato tanto per crescere e migliorare, oggi mi piace del mio ruolo la centralità che mi offre nel gioco e la possibilità di impostare. Un mio punto di forza? L'adattabilità in diversi ruoli. Penso invece che posso migliorare nel controllo del pallone e nell'utilizzo del piede debole." Sull'essere capitano: "Per me portare la fascia al braccio di una società gloriosa come la Romulea è una grande responsabilità, un onore. Penso di essere stato scelto per ragioni comportamentali, per la ia indole. E credo che un buon capitano, in generale, debba essere sempre un esempio per la squadra, un punto di riferimento e il primo a stimolare i compagni quando le cose non vanno per il verso giusto."

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