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La Voce del capitano, Petrillo e il suo Villalba

Abbiamo conosciuto il leader del team del Ferraris, in crescita nell'ultima parte del girone di andata

31 Dicembre 2019

Leonardo Petrillo

Leonardo Petrillo

Leonardo Petrillo

Il Villalba ha chiuso nel migliore dei modi il suo anno: sono arrivate infatti tre vittorie consecutive nelle ultime settimane prefestive: nove punti che hanno rilanciato la compagine in zone più serene di classifica. E proprio in questo periodo abbiamo conosciuto il capitano del Villalba, Leonardo Petrillo. "Siamo molto felici per queste ultime vittorie, anche con il Tor Sapienza è arrivata una vittoria importante contro una squadra che ha dato filo da torcere a molte. Contro di loro ho apprezzato particolarmente la nostra determinazione in campo, quella ha fatto la differenza, espressione della forza di un gruppo che inizialmente non c'era e che si sta creando soprattutto adesso. Abbiamo forse sbandato in un quarto d'ora del match, se devo pensare a qualcosa che invece non è andato: stiamo lavorando sul cercare di evitare cali di concentrazione di questo tipo." Il Villalba ha lasciato diversi punti per strada. "Sì e ce ne rammarichiamo, perché siamo spesso usciti a testa alta dal campo, pur non riuscendo a concretizzare. Il rimorso più grande sinora il pari con il Ponte di Nona: loro grande squadra, ma secondo me quel giorno meritavamo qualcosa di più. Brutta invece la sconfitta con il Giardinetti, difficile da digerire. Fra tutte le gare, quella che mi è piaciuta di più è stata proprio l'ultima con il Tor Sapienza ma anche la prima con l'Anagni, dove siamo riusciti a ribaltare tutto, sovvertendo i pronostici di tutti." Come già accennato da Leonardo il Villalba sta crescendo: "Sinceramente sono onorato di essere il capitano di questa squadra, siamo in grado di tirare fuori carattere, testa e cuore quando sappiamo e adesso, rispetto all'inizio, c'è un clima fantastico. Dobbiamo sicuramente continuare a lavorare per costruire questo gruppo e lottare su tutti i palloni in campo. Non dobbiamo mai abbassare la guardia. " Leonardo, guardandosi allo specchio, si racconta così: "Sono un difensore centrale, ma sto giocando attualmente come mediano, trovandomi anche bene devo dire. Un mio pregio è che non mollo mai, gioco sempre con il coltello fra i denti. Un aspetto su cui invece devo lavorare è la velocità di pensiero, devo smistare meglio e più veloce i palloni che mi arrivano." Sull'essere capitano. "Un buon capitano deve avere grinta, fame e soprattutto voce. Bisogna spronare sempre i compagni per lottare fino all'ultimo. Per me il capitano è colui che riesce a far dare il proprio meglio non solo a se stesso ma anche ai suoi compagni."

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