l'intervista

Il City è campione d'inverno; Di Cori ci racconta la favola

E' un Città di Ciampino straripante quello che al giro di boa si ritrova a guidare il girone di ferro di Under 17; ecco le parole del mister

Non chiamatela “Cenerentola”. Il Città di Ciampino è in crescita, con tutte le formazioni, ma quella che sta stupendo di più è la formazione Under 17 di Di Cori. Non a caso la Mocanu & co. si è proclamata campionessa d’inverno davanti a squadre blasonate come Tor Tre Teste, Savio e Lodigiani, tra le altre, tra le molte altre ci verrebbe da dire vista la grande concorrenza di questo gruppo B. Anche Giulio Di Cori è consapevole che la sua squadra milita in un girone di ferro, ma sa anche che i suoi ragazzi possono tutto con tanto impegno e dedizione. Ma procediamo per gradi, prima di arrivare alle parole del mister, da noi intervistato proprio alla luce della vittoria del “titolo” di campionessa d’inverno, andiamo a passare in rassegna i protagonisti del City con il supporto di qualche dato.


Gli interpreti e i dati Il gruppo City è forte e non ha bisogno di grandi presentazioni, ma su tutti ci sono alcuni ragazzi che stanno splendendo illuminando di conseguenza il resto della squadra. Stiamo parlando di Alessandrini, Dini e, senza dubbio, Mocanu; il primo è il portierone rossobiancoblù che, coadiuvato dal pacchetto arretrato, è stato capace di far incassare ai suoi solamente 17 reti, soltanto una più rispetto alla Tor Tre Teste. Il secondo invece è il metronomo del reparto offensivo un trequartista non dotato di un gran fisico, ma capace di sgattaiolare via da situazioni difficili con grande intelligenza tattica e maturità. Ed infine arriviamo al bomber, Mocanu: un attaccante in grado di mettere a segno ben 18 reti (praticamente la metà dei 38 gol realizzati da tutta la squadra ndr.). L’attaccante classe 2003 si ritrova ad oggi a più cinque reti dal secondo miglior cannoniere di tutta l’Under 17, Schuan, e da inizio anno la sua posizione da capocannoniere non è stata praticamente mai insidiata. Velocità, intraprendenza e gran fiuto del gol a servizio di un gruppo che con lui fa un salto di qualità.


Le parole di Giulio Di Cori Come accennato in precedenza abbiamo raccolto alcune dichiarazioni del tecnico della squadra ponendogli sei domande, ecco cosa ci ha detto:


Buonasera mister, siete primi al giro di boa davanti a tantissime squadre blasonate, come commenta questa prima parte di stagione?

“Devo ammettere che è una piacevole sorpresa per tutti, probabilmente nessuno si sarebbe aspettato un nostro exploit così dirompente. Siamo consapevoli di quello che abbiamo costruito finora, ma sappiamo anche che da qui alla fine sarà durissima. Il campionato è molto equilibrato e livellato verso l’alto; ci sono almeno sei o sette squadre pronte a lottare per i primi tre posti. Ritengo che questo campionato si uno dei più difficili degli ultimi dieci anni dati alla mano. Per ora siamo molto soddisfatti, ma non dobbiamo sederci sugli allori, adesso tutti ci aspetteranno al varco e noi dobbiamo dimostrare quanto valiamo anche nel girone di ritorno”. 


Tra le prime quindici uscite qual è la gara che ricorda con più piacere?

“Beh, devo dire che è una scelta difficile, il nostro cammino è stato fantastico ed è l’insieme di tutte le gare ad averci portato dove siamo ora. Quelle che mi hanno più entusiasmato forse sono gli scontri diretti con Lodigiani e Tor Tre Teste tra quelle vinte. Mentre quella che mi ha fatto capire la dimensione di questa squadra è probabilmente il pari con il Tor di Quinto. Era una delle prime uscite di campionato, ci siamo ritrovati in dieci per grandissima parte della gara, ma non abbiamo mollato un centimetro riuscendo a portare a casa un punto contro una squadra molto ben organizzata. Lì ho avuto la percezione di allenare una squadra scorbutica che poteva giocare un ruolo da protagonista nel campionato e che sicuramente avrebbe impensierito tutte le formazioni; tra me e me mi sono detto con questa squadra vado fino in fondo”. 


Qual è invece, se c’è, la gara da dimenticare?

“Da dimenticare nessuna perchè anche le sconfitte fanno parte della crescita di un gruppo. In ogni caso abbiamo subito solamente due sconfitte, una con il Savio ed un’altra con il Città d’Anagni. Forse con i Blues abbiamo messo in scena una delle nostre più brutte prestazioni sotto il punto di vista mentale. Quella sfida è stata persa per demerito nostro contro un avversario, ad onor del vero, molto forte”


In cosa può migliorare ancora questa squadra?

“C’è sempre parecchio da migliorare. La crescita deve essere costante e deve riscontrarsi giorno per giorno. Se smetti di avere ambizioni o di volerti migliorare vuol dire che sei arrivato alla fine di un ciclo. Non dobbiamo commettere questo errore, il nostro massimo ancora non è stato raggiunto sotto nessun punto di vista. In particolare quello che possiamo migliorare ulteriormente è la gestione della palla ed il fraseggio a centrocampo. Dobbiamo essere ancora più consapevoli dei nostri mezzi perchè, come ho già detto, adesso saranno tutti agguerriti e pronti a sferrare l’assalto ed a quel punto la forza mentale farà la differenza”.


Vi sentite una "Cenerentola"?

“No assolutamente. E’ vero, questo primo posto è sorprendente, ma sapevamo di poter lottare nei piani alti già dall’inizio stagione. In questo club c’è una grande cultura del lavoro e stiamo facendo di tutto per migliorarci al fine di raggiungere le società storiche del settore giovanile laziale. E’ da diversi anni che in questa società si lavora bene ed ora stiamo solamente raccogliendo parte dei frutti del nostro operato. Siamo in ascesa, per altre società magari parla la storia, il curriculum, ma noi siamo lì a cercare di insidiarle in diverse categorie e questo per noi è motivo di vanto. Siamo una realtà che si sta consolidando sempre di più dentro e fuori al raccordo”.


Un’ultima domanda mister, a questo punto credete fortemente alle finali? Pensate di poter raggiungerle anche senza il bisogno di passare per i playoff?

“Le finali restano il nostro più grande sogno. Siamo partiti ad inizio stagione puntando alla terza posizione; qui al City non è mai successo, ed anche adesso che siamo primi il nostro obiettivo non cambia e resta lo stesso. Certo l’appetito vien mangiando e sicuramente proveremo in tutti i modi a mantenere la nostra posizione, ma, come detto, non sarà facile perchè abbiamo delle grandi corazzate alle spalle, Savio e Tor Tre Teste su tutte. Al giro di boa ci siamo riusciti a stargli davanti e staremo a vedere durante il resto della stagione cosa saremo capaci di fare. E’ ovvio che arrivare primi sarebbe qualcosa di magico, ma con un girone del genere se mi dicessero di chiudere in terza posizione chiederei dove dovrei firmare”.

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