LA RUBRICA
La Voce del Capitano: Lorenzo Di Napoli e il suo Giardinetti
Il calciatore biancorosso si racconta a 360°, parlando di se stesso, della squadra e di cosa significhi rappresentarla
In campo ce ne vanno 11, ma soltanto 1 indossa la fascia da capitano. Un motivo, evidentemente, ci sarà. Altrimenti eleggere un 'capo-gruppo' non avrebbe alcun senso... Anche il Giardinetti ha il suo: si parla di Lorenzo Di Napoli, che nella sua lunga intervista a Gazzetta Regionale ha parlato del momento di squadra, della crescita che la stessa sta palesando e delle ambizioni per il 2020, senza tralasciare lo spazio per una valutazione personale e di ciò che significhi essere il portabandiera della formazione biancorossa. "La partita con la Tor Tre Teste è stata emozionante - ha esordito Di Napoli parlando dell'ultima giornata di campionato -. Sono contento della prestazione collettiva, anche se penso che in ogni partita ci sia da correggere qualche aspetto. Abbiamo offerto un'ottima prova dal punto di vista tecnico, fisico e soprattutto mentale, poiché realizzare un gol al 2' minuto può essere un’arma a doppio taglio, soprattutto contro una squadra con grandi potenzialità in quanto bisogna mantenere la concentrazione al massimo e non far aumentare la voglia dell'avversario di recuperare il risultato. Penso che siamo stati in grado di farlo, nonostante il gol subito. Tutto sommato il pareggio è giusto, anche se personalmente resta un pò di rammarico". Il Giardinetti sta continuando il suo processo di crescita: "Ora, rispetto ad agosto, il gruppo è più determinato. Sono stati inseriti nuovi giocatori di qualità che possono dare un importante contributo. Siamo una squadra con grandi potenzialità, che nella prima parte di stagione non sono state sfruttate al meglio. Ma ora, con il nuovo mister, che ha dato subito una scossa, spero che riusciremo a toglierci molte più soddisfazioni. Il nostro punto di forza? L’unione dello spogliatoio. Quando indossiamo quella maglia ci sentiamo tutti fratelli, pronti a combattere l’uno per l’altro. L’obiettivo del Giardinetti è allontanare la zona rossa. L'augurio è quello di salire in classifica il prima possibile, facendo ottime prestazioni in quanto siamo una formazione con ottime potenzialità finora espresse soltanto in parte. Per riuscirci dovremo essere più costanti, realizzare più gol e punti, e penso che con mister Ranieri e tutto lo staff riusciremo nell'intento". Di Napoli chiude toccando un lato 'emotivo': "Il momento più emozionante credo sia stato in occasione della vittoria contro il Tor Di Quinto per 2-1, sia come prestazione personale che di gruppo in quanto stavamo attraversando un periodo in cui non riuscivamo a fare punti. Inoltre i nostri avversari erano, al tempo, primi in classifica. E batterli, per di più in casa nostra, è stata un’enorme soddisfazione poiché il risultato è stato una conseguenza della prestazione di squadra. Anche personalmente sono legato a quella partita: ricordo di aver lottato fino all’ultimo secondo e di aver dato tutto ciò che avevo. Essere capitano di questo gruppo è un’emozione indescrivibile. Sono da 3 anni al Giardinetti: società che ammiro, in cui mi trovo molto bene poiché è come una famiglia con la quale ho condiviso emozioni e soddisfazioni. Ringrazio ancora la squadra per avermi eletto capitano e la dirigenza che mi dà la possibilità di scendere in campo con quella fascia al braccio, che mi regala forti sensazioni. Sono contento soprattutto per il suo valore simbolico: sapere che il gruppo mi veda come un punto di riferimento e si identifichi in me è motivo d’orgoglio. Spero di essere in grado di ripagare in tutto i miei compagni. Forza Red Tigers".