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La rubrica
28 Febbraio 2020
Massimo Rotundo (Foto©Pepe)
Lotta con impegno per la salvezza il Certosa. Squadra che dopo un inizio di stagione non semplice è riuscita, con il tempo ed il lavoro, a togliersi diverse soddisfazioni. Abbiamo incontrato, per una nuova puntata de "La Voce del capitano", Massimo Rotundo, centrocampista leader del team, che già da tre anni fa parte della squadra. "La fascia da capitano mi è stata data al mio primo anno qui e questo fatto, questa fiducia da parte della società nei miei confronti ha contribuito da subito a farmi legare ancora di più a questi colori", ci racconta Massimo. "L'ultima partita? veniamo da una sconfitta di misura con l'Ostiamare, per 3-2. Per me è stata una giornata particolare, perché ho giocato in un ruolo diverso, quello del difensore. Abbiamo fornito comunque una prestazione convincente a mio parere, macchiata giusto da alcuni difetti di concentrazione. Dal punto di vista personale sono contento per il gol che ho segnato anche se non è bastato per il risultato". Parlando della squadra: "Ne sono contento, siamo uniti, ci troviamo benissimo insieme. Penso che un nostro punto di forza sia il buon gioco che riusciamo a esprimere contro le squadre di vertice. Un aspetto da migliorare, invece, è sicuramente l’approccio mentale negli scontri diretti. Siamo soggetti troppo spesso nel corso della partita a cali di concrentrazione e questo ci crea naturalmente dei problemi". Guardandosi invece allo specchio: "Un pregio che mi riconosco è la visione di gioco e nella capacità di calciare, mentre vorrei migliorare con il piede debole. Mi sento un giocatore abbastanza duttile, sempre pronto a mettersi a disposizione dell'allenatore e dei propri compagni. Penso comunque di poter migliorare tanto, lo si può sempre fare attraverso il lavoro e il costante allenamento". Ultimamente, come accennato, stanno arrivando soddisfazioni per il Certosa, anche se non sempre dal punto di vista del risultato. "Sì, dopo un avvio stentato, abbiamo recuperato nel corso della stagione e attualmente siamo in una fase in cui nonostante stiamo praticando un bel gioco i risultati stentano ad arrivare con continuità. Personalmente a inizio anno mi aspettavo un campionato di media classifica e sono convinto che tale obiettivo sia ancora alla nostra portata". Sull'essere capitano: "La figura del capitano deve essere rappresentata da un giocatore carismatico e di forte personalità in campo e nello spogliatoio. Portare la fascia è una responsabilità importante che se affrontata nel modo giusto porta grandi soddisfazioni. Sono convinto che un buon capitano debba saper comunicare positivamente con il gruppo e mediare tra i vari caratteri all’interno dello spogliatoio. Un buon capitano pensa più ai benefici della squadra piuttosto che ai propri".
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