La rubrica

La Voce del capitano, Franchin e la sua Pro Cisterna

Questa settimana abbiamo conosciuto il leader della squadra del Righetti: un vero veterano all'interno del club

La sua Pro Cisterna ha festeggiato la scorsa settimana una vittoria preziosissima in ottica salvezza, respingendo il Palocco. E stavolta, per la nuova puntata de "La Voce del capitano" abbiamo voluto parlare proprio con il leader della formazione del Righetti: Federico Franchin. "L'ultima partita è stata difficile, ma alla fine siamo riusciti a vincerla. È stata una vittoria importante perché abbiamo fatto capire che noi siamo ancora vivi e crediamo ancora alla salvezza, o meglio, che non abbiamo mai smesso di crederci. Ricordo che siamo partiti male i primi minuti, sembrava che avessimo un po’ di paura, poi ci siamo svegliati e abbiamo avuto molte occasioni che non siamo riusciti a sfruttare e alla fine del primo tempo siamo riusciti a sbloccare il risultato grazie a un mio rigore. Un gol importante, perché siamo tornati negli spogliatoi in vantaggio. Di sicuro avremmo potuto fare molto meglio: in futuro dobbiamo cercare di sfruttare al meglio le occasioni che ci capitano". Sulla stagione: "Mi sto trovando bene con tutti i compagni anche con quelli che sono arrivati da poco, che si sono subito integrati nel gruppo. Sono in questa società da tanto tempo ormai, saranno sette anni. Per me e per molti dei miei compagni significa molto difendere i colori della propria città e tutti noi siamo onorati di indossare questa maglia piena di storia. Con i miei compagni ho un rapporto bellissimo, siamo come fratelli, tutti uniti verso l'obiettivo. Sì, non ci aspettavamo di fare così pochi punti a inizio stagione, diciamo che il 2019 è stato un po’ deludente, perché non abbiamo espresso tutto quello che potevamo esprimere. Un po’ sarà stato perché tanti non hanno mai fatto questa categoria, un po’ che il mister è nuovo quindi abbiamo iniziato un po’ in sordina. Però non abbiamo mai smesso di crederci e il 2020 fino ad ora ci ha regalato più soddisfazioni. La partita più bella? È stata quella contro il Certosa dove abbiamo vinto per 3-2 in casa. Quella è stata un po’ la partita chiave di questa stagione perché abbiamo voluto la vittoria a tutti i costi, dopo la figuraccia in casa della Vigor: volevamo riscattarci e ci siamo riusciti. Il rammarico peggiore è stato che non siamo riusciti a incidere fin da subito nel campionato, siamo partiti male e ora, piano piano, ci stiamo riprendendo". Per farlo la Pro Cisterna dovrà puntare sui suoi punti di forza. "lI gruppo lo è in primis. Siamo una grande famiglia e non molliamo mai, invece di punti deboli ne vedo solo uno ed è l’inesperienza, perché  pochi, appunto, hanno già fatto questo campionato però piano piano stiamo crescendo tutti e stiamo migliorando. Personalmente gioco come difensore centrale e posso dire che uno dei miei pregi più grandi è non mollare mai. Cerco sempre di essere un esempio per i miei compagni, lotto fino alla fine. Un aspetto su cui vorrei migliorare è che parlo troppo. Sono uno che non si sta mai zitto e spesso prendo ammonizioni che non servono. Devo ancora migliorare molto come giocatore se voglio ambire a palcoscenici più importanti". A lui è stata affidata la fascia da capitano. "Per me portare la fascia è un onore perché significa che rappresenti la tua squadra. Sono convinto che un buon capitano debba dare l’esempio al gruppo, sta sempre sul pezzo, incoraggia sempre la squadra e sopratutto non molla mai.  Deve anche farsi sentire quando ce ne è bisogno".

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