Provinciali
Città di Cerveteri, Rinaldi: "Felice dei miei ragazzi"
Il tecnico, tornato alla guida del gruppo con cui lo scorso anno aveva vinto il campionato, dice la sua sul momento attuale
Alle spalle del Real Testaccio, il Città di Cerveteri ha corso una bella maratona fino all'interruzione dei campioni causata dall'emergenza Coronavirus. E in attesa di scoprire quale sarà il destino della stagione in corso, abbiamo fatto il punto della situazione con il tecnico della compagine ceretana, Danilo Rinaldi. "Sto a casa con la famiglia in questo periodo come tutti. Fortunatamente né io, né la mia famiglia né alcun ragazzo o elemento della società ha contratto il virus sinora, e questa è la cosa più importante. Naturalmente sono passati diversi giorni ormai da quando si sono fermate le attività: si sta male, la voglia di tornare a giocare e stare tutti insieme al campo è tanta. Speriamo che tutto ritorni come prima in tempi brevi. In questo periodo, nel frattempo, abbiamo dato un programma a tutti i nostri ragazzi da fare a casa, nei limiti del possibile, sperando di poter portare a termine il campionato". Tanti bei ricordi, comunque, guardandosi alle spalle. "Sì, ce ne sono davvero tanti. Quella dei 2003 è una squadra che hi ripreso da, sostanzialmente, sette partite: abbiamo conquistato solo vittorie e una sola sconfitta, riabbracciandoci dopo la aver vinto insieme il campionato lo scorso anno. La cosa che più mi resta dentro è proprio questa, la continuità che c'è stata. Perché appena sono tornato alla guida del gruppo subito abbiamo ripreso a proporre il bel gioco che facevamo lo scorso anno, sfruttando al meglio le doti tecniche che farebbero ben figurare i ragazzi anche in un contesto superiore. La stagione? Siamo secondi, un poco distanti, sì, dal Real Testaccio, ma se i campionati riprenderanno cercheremo di giocarcela fino alla fine. Del resto, abbiamo ancora lo scontro diretto con loro da disputare da noi. Che dire, sono molto contento della mia squadra e con i miei giocatori e non solo ci tengo a raccomandarmi: restate a casa. Aspettiamo che si sistemino le cose, con fiducia e pazienza".