L'intervista

Urbetevere, Ripa: "Sono fiero del nostro percorso"

Il tecnico dei 2003 gialloblù si guarda indietro e vede un anno complesso ma proficuo: da un gruppo nuovo è nata una squadra

Aveva festeggiato due vittorie consecutive l'Urbetevere e si stava preparando per affrontare il Certosa, prima dello stop ai campionati in seguito all'emergenza Coronavirus. Di quest'annata e del momento delicato attraversato da tutti noi, ne abbiamo parlato con il tecnico dei gialloblù Luca Ripa. "Il momento certamente non è semplice. Stare chiusi dentro casa non è una cosa idilliaza, ma se pensiamo a tutte quelle categorie di persone che vorrebbero starci ma non possono, come chi combatte in prima linea negli ospedali, ci accorgiamo che forse, tutto sommato, siamo anche fortunati. Sicuramente le disposizioni ci impediscono di frequentarci, ci tolgono la possibilità di praticare il nostro sport e ci frustrano, ma dobbiamo essere bravi a cogliere le opportunità che questa assurda situazione ci può regalare. Come ho detto ai ragazzi dobbiamo investire questo imprevisto tempo libero in cose come lo studio, la cultura, la famiglia. Personalmente con i ragazzi mi sento spesso, ma non è la stessa cosa. Mi sento una persona poco social e molto sociale francamente: niente può sostituire un abbraccio o una chiacchierata vis-à-vis; con un proprio giocatore. Tutto questo mi manca, come mi mancano le gare, le emozioni, gli allenamenti, l'adrenalina che si genera in queste situazioni. Così come manca ai miei ragazzi, anzi, loro mi hanno detto che gli manca addirittura la fatica stessa degli allenamenti... Il che è tutto dire. A tal proposito Come tante altre società abbiamo dato un programma di allenamento per il mantenimento muscolare, pensandolo però in modo da farli restare a casa, salvaguardando così la loro salute e quella degli altri". Sulla stagione: "Facendo un tuffo nel passato, pur essendo io un allenatore pretenzioso, non posso lamentarmi. Certo, non ci troviamo nelle primissime posizioni della classifica, ma secondo me il nostro campionato va valutato anche sulla base di altri filtri e obiettivi, per esempio quello di essere riusciti ad assemblare e a rendere competitivo un gruppo completamente nuovo di giocatori, cosa non scontata al secondo anno di Allievi. Il secondo obiettivo è quello di aver dato fin dall'inizio spazio a tantissimi elementi classe 2004, facendoli giocare sotto età. I miei ragazzi sono straordinari, mi hanno regalato prestazioni importanti, e tutta la loro energia ed entusiasmo negli allenamenti. Ne vado fiero, sia per qualità calcistiche ma anche e soprattutto per i loro valori umani". Chiude Luca Ripa con un messaggio di speranza: "Spero che torneremo presto a lottare, a gioire, a faticare, a urlare per la gioia e a crescere su quel campo, grazie a questo meraviglioso sport".

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