Tor Tre Teste, D'Andrea: "Mi mancano i miei ragazzi"

Un grande percorso quello della Tor Tre Teste quest'anno fino all stop delle attività. Partita con il peso sulle spalle di dover difendere un titolo, la squadra rossoblù ha dovuto far fronte a diversi ostacoli sul proprio cammino, crescendo però con il passare delle giornate e arrivando a condividere la vetta del girone quando è suonata la campana per il Covid-19. Più di due mesi oramai sono passati dalle gare sul campo: un periodo lungo e complesso per tutti questo di quarantena, sia per i ragazzi che per gli adulti, come commenta il tecnico della Tor Tre Teste Valerio D'Andrea. "Penso che inizialmente il virus sia stato sottovalutato. Adesso, invece, c’è grande paura, noto un senso di responsabilità maggiore anche da parte dei giovani che nei primi giorni avevano affrontato la situazione con più leggerezza. Il campo? Che dire, mi manca tanto. Ma in questo momento deve passare in secondo piano, è necessario salvaguardare la salute personale e dei nostri cari. Tutti, infatti, compresi amici e parenti, possono essere potenzialmente contagiosi. E come in una squadra vincente, dobbiamo unirci e rimanere a casa il più possibile: solo così si potrà ritornare alla normalità". In questi mesi le attività per la Tor Tre teste sono continuate in un modo diverso: a distanza, sfruttando le videochiamate. "La tecnologia ci ha aiutato e ci aiuta tuttora in questo momento per rimanere in contatto con i ragazzi. Con lo staff abbiamo condiviso un programma individuale, compatibile con le normative del governo, in più, 2/3 volte a settimana ci diamo appuntamento in video chiamata su Skype per stare insieme, rivedere le nostre partite, ridere, scherzare e ricordare i bei momenti passati insieme. Sono contento del fatto che i ragazzi anche in questo contesto hanno dimostrato da subito professionalità e grande maturità: è un gruppo straordinario, nessuno manca mai ai nostri appuntamenti, sono orgoglioso di ciascuno di loro e non vedo l’ora di rivederli per poterli riabbracciare".