L'Intervista

Grifone, Ciaralli: "Il gruppo è il nostro punto di forza, siamo una famiglia"

Luca De Lellis

Un Grifone da paura in questo primo scorcio di campionato. I numeri non mentono: ampiamente l’attacco più prolifico del girone di competenza e, in coabitazione con la Romulea, dell’intera categoria. Un meccanismo quasi perfetto che in queste prime 8 uscite stagionali si è inceppato solamente in una circostanza, nell’incontro casalingo contro il Tor di Quinto. Come se ciò non fosse sufficiente, i rossoblù hanno da poco recuperato da un infortunio il loro metronomo, Mattia Ciaralli, che nello scorso weekend, a seguito della roboante vittoria per 4-0 sull’Accademia Calcio Roma, si è conquistato il riconoscimento di miglior giocatore della settimana secondo il nostro sondaggio social. Mattia manifesta il suo orgoglio, senza celare un pizzico di stupore: "Non me l’aspettavo, ma questo riconoscimento vale molto per me. Sono appena tornato da un infortunio durato circa due mesi, è quindi una bella soddisfazione personale ma anche un incoraggiamento a fare sempre di più ogni gara. La dedica va alla mia famiglia, alla società e ai miei amici che mi sostengono costantemente". Qual è il segreto di questo Grifone? Prova a raccontarlo uno dei protagonisti: "Il gruppo è il nostro vero punto di forza. Anche l’impegno e la condivisione di un unico obiettivo sono fattori importanti. Per quanto riguarda gli aspetti da migliorare ci sono sempre, sia in fase difensiva che offensiva. Ci stiamo lavorando durante la settimana, con la speranza che a fine anno si vedano i progressi". Il centrocampista classe 2005 è oramai un veterano di questo club. La sua relazione con tutti gli altri componenti è, a suo dire, idilliaca: "Sono al Grifone da 4 anni e il rapporto con società, mister Maffei e compagni è fantastico. Ci troviamo molto bene insieme e siamo tutti estremamente legati tra di noi, come in una famiglia". Il sogno nel cassetto di Mattia è chiaro, così come il suo futuro se questo non dovesse realizzarsi: "Io, come tanti ragazzi della mia età, ambisco a diventare un calciatore professionista. Anche se non dovessi farcela mi piacerebbe rimanere ugualmente nell’ambito calcistico, magari come tecnico". Una battuta, per concludere, sul big match per il primato del Girone A. Al Vianello, il Savio darà battaglia per non abdicare al trono: "Domenica sarà una partita molto difficile, su un campo ostico. Dobbiamo giocare come abbiamo fatto contro l’Accademia, rimanendo sereni. L’importante sono la prestazione e l’atteggiamento, quelli non devono mancare". 

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