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Dopo Gara
Il commento del tecnico gialloblù dopo il pareggio a reti inviolate di ieri sul campo non semplice dell'Aprilia
14 Febbraio 2022
Massimiliano Bizzari, tecnico dell'Urbetevere (Foto ©Cappuccitti)
Due punti nelle ultime tre partite disputate (in attesa del recupero con la SamaGor.) non fanno certo felice l’Urbetevere, uscita con uno 0-0 dal campo dell’Aprilia. Il tecnico dell'Under 17 gialloblù Massimiliano Bizzarri rende comunque merito sia ai suoi giocatori che agli avversari per una partita ad altissima intensità: "C’è stata molta corsa e molto tatticismo in questa sfida. Sono convinto che l’Aprilia non meriti l’attuale posizione in classifica, quindi sapevo che per noi sarebbe stata una partita difficile. A livello di occasioni forse hanno creato qualcosa in più loro nel primo tempo e noi nella ripresa, ma è difficile dire se ai miei ragazzi sia mancata qualità o cattiveria sotto porta. Di certo sono convinto che alla mia squadra manchi un po’ di convinzione nei propri mezzi. Era importante portare a casa un risultato positivo da questa trasferta, per questo posso dirmi abbastanza soddisfatto del pareggio. Dobbiamo però lavorare sull’autostima, perché ci è mancata la giusta cattiveria nel momento di difficoltà dell’Aprilia: nei primi 20’ della ripresa avremmo dovuto approfittare dell’appannamento degli avversari per fare gol". L'allenatore del club di Via della Pisana entra poi nello specifico sul suo gruppo, che si è trovato spesso a dover affrontare tante situazioni avverse: "Va anche sottolineato che il gruppo di quest’anno è stato profondamente riformato rispetto al passato, oltre al fatto di aver dovuto far fronte ad una serie infinta di infortuni e sfortune: basti pensare che alla vigilia della gara un ragazzo è stato punto da un tafano e non ha potuto partecipare, mandando a monte i progetti fatti in settimana. La sfortuna ci perseguita anche in campo, anche se non è questo un alibi per la classifica. Il lavoro che portiamo avanti mira sempre e comunque a migliorare i ragazzi, non sol dal punto di vista tecnico ma anche fisico e psicologico. Ho scelto questo mestiere per fare l’allenatore di calcio, non di pallone: la differenza è meno sottile di ciò che si possa pensare". I gialloblù devono poi assorbire la partenza di Della Salandra, loro ex centravanti e capocannoniere volato nel Professionismo con la maglia della Lazio nella sessione di mercato invernale: "In questo momento l’assenza di Della Salandra, passato alla Lazio, pesa: in fondo era il nostro capocannoniere con 12 reti. Stiamo cercando di ritrovare degli equilibri in campo, ma a livello di atteggiamento la squadra sta dando ottime risposte".
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