L'Intervista

Canottieri Roma, Siggia: "Il gol? Emozione unica ma la mia casa resta tra i pali"

Alessandro Cucchiella

La domenica da poco trascorsa è stata una giornata speciale per Francesco Siggia del Circolo Canottieri Roma. La sua squadra ha perso sul campo del Grifone ma lui, che di mestiere farebbe il portiere, è stato mandato in campo nella ripresa come giocatore di movimento e si è tolto la soddisfazione di iscrivere il suo nome sul tabellino dei marcatori. Un'emozione particolare per chi di solito i gol è abituato ad evitarli, emozione che riviviamo proprio insieme a lui: "Sono stato servito con una palla filtrante che ha sorpreso i difensori avversari, con un controllo orientato mi sono portato a tu per tu con il portiere in uscita e d'esterno destro ho insaccato alle spalle di quello che potremmo definire il mio "collega". Per me è stata ovviamente un'emozione particolare e che non provo tutti i giorni, rappresentando solitamente il ruolo opposto, purtroppo rimane però l'amaro in bocca per il fatto che il gol non sia stato utile ai fini del risultato. Rimane comunque un'emozione indimenticabile e diversa da quelle che provo con un intervento tra i pali che sono sempre stati la mia casa". Parlando poi del campionato, il classe 2005 fa un bilancio del percorso intrapreso fin qui sia a livello personale che collettivo: "A livello personale penso di star facendo il mio dovere, poi ovviamente il rendimento individuale dipende da quello della squadra, quindi ci sono stati periodi in cui insieme al gruppo abbiamo reso al meglio ed altri in cui magari siamo stati un po' sottotono. Ho avuto partite molto positive, in cui ho parato diverse occasioni importanti ed anche rigori, invece match dove mi è capitato di soffrire maggiormente. Per quanto riguarda la squadra, dopo un inizio un  po' turbolento, adesso stiamo attraversando una fase in cui stiamo maturando sempre di più ma il gruppo è sempre stato molto coeso e posso dire che mi aspetto tanto dal prosieguo del campionato, in cui proveremo a raccogliere i punti necessari per raggiungere il nostro obiettivo". L'estremo difensore giallorosso si esprime poi sul rapporto con i compagni di squadra e con l'allenatore: "Sono qui da tanti anni ed ho stretto legami importanti con ognuno dei componenti della squadra, che vanno anche e soprattutto al di fuori dell'ambito calcistico. Con mister Ucci c'è un rapporto molto sincero, lui è sempre disponibile e sento da parte sua una grande fiducia nei miei confronti, non posso che essere orgoglioso di questo cercando di ripagarlo nel miglior modo possibile". Sugli idoli nel suo ruolo, coloro che guardava e che guarda con ammirazione per provare magari anche a rubare con gli occhi qualche trucco del mestiere: "Da quando sono piccolo ho avuto diversi portieri di cui mi sono innamorato, come ad esempio Buffon, Dida e Casillas. Però, se dovessi sceglierne uno in questo momento, direi sicuramente Alisson perché rappresenta un portiere moderno  non solo forte con le mani ma anche con i piedi, in grado di impostare il gioco e di essere più che un semplice portiere". Raccontando di sé, Francesco ci rivela un'altra sua grande passione, oltre a quella incredibile per il calcio: "Il calcio è sempre stato il mio sport preferito, da bambino lo praticavo per divertimento ed ora che sono più grande a livello competitivo. Nonostante ciò, oltre al calcio, mi appassionano molto anche i motori ed in particolare la Formula Uno. Sono un grande tifoso della Ferrari ed è uno sport che mi interessa e mi diverte particolarmente".

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