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L'Intervista
Le parole dell'esterno mancino classe 2006 vincitore del nostro sondaggio social di categoria per quanta riguarda l'ultima giornata di campionato
19 Aprile 2023
Mattia Ruberto, esterno classe 2006 della Romulea (Foto ©Iodice)
Determinare con una sontuosa tripletta nell’ultima giornata di campionato l’accesso ai play off della propria squadra: è quello che ha fatto Mattia Ruberto della Romulea, autore di 3 reti nel match vinto contro l’Aprilia. Marcature che sono state decisive per la vittoria del sondaggio social di categoria da parte di Ruberto: "Non mi aspettavo di vincere, dedico questa vittoria a tutta la mia famiglia che mi ha sostenuto in questo sondaggio". Il talento della Romulea racconta come è arrivata la tripletta: "Sono molto contento, non capita sempre di fare 3 gol. Ero affamato di gol, è stata una bella sensazione. Il primo gol è arrivato da un’azione personale sulla destra, la seconda marcatura l’ho siglata con un colpo di testa, sul terzo gol ho tagliato dietro la punta e ho tirato a incrociare da sinistra". La Romulea ha staccato il pass per i play off, Ruberto spiega cosa servirà per cercare di arrivare fino in fondo: "Per arrivare all’ultimo obiettivo serve grande sacrificio, voglia, cattiveria, unione e gioco di squadra. Come abbiamo fatto nel girone di ritorno in cui ce l’abbiamo messa tutta, cercheremo di arrivare alla finale tutti insieme". La Romulea affronterà in un match da dentro o fuori tra le mura amiche la Lodigiani, squadra già affrontata nella regular season: "Sì abbiamo già affrontato la Lodigiani, sarà certamente una partita fisica e molto tesa. In casa nostra li abbiamo battuti, non sarà semplice replicare. Siamo fiduciosi perché sappiamo quali sono le nostre qualità e daremo tutto per questa partita". Infine Ruberto, esterno di centrocampo di piede mancino, spiega quali sono i suoi punti di forza e su cosa invece deve migliorare: "I miei punti di forza sono la tecnica, la velocità abbinata alla corsa e il tiro. Una mia grande debolezza è rispondere alle provocazioni, finendo poi per innervosirmi in campo".
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