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L'Intervista
Il tecnico rossoblù parla dell'ottimo momento dei suoi e degli obiettivi stagionali, poi si proietta verso la prossima trasferta ad Ostia
17 Novembre 2023
Alessandro Brunelli, tecnico dell'Academy Ladispoli (Foto d'archivio ©Grandoni)
Continua ad insediare la zona play off l'Academy Ladispoli e, sfruttando i buoni risultati che non smettono di arrivare, mister Brunelli e i suoi si portano a -1 dal podio, puntando a restare ai vertici fino alla fine.
Avete centrato due vittorie chiave negli scorsi turni, in caso dalla Boreale e per ultima contro l'Atletico Vescovio, come ha visto i suoi ragazzi in queste gare e come state vivendo questo momento di forma?
"Il nostro lavoro come squadra parte dall'anno scorso, non solo abbiamo riconfermato la nostra ossatura, ma siamo anche riusciti a rinforzarci e ora puntiamo a camminare uniti verso la meta. Ad oggi siamo una squadra in salute e stiamo facendo molto bene, vincere al Don Orione è stato fantastico, siamo stati i primi a battere la Boreale a casa sua in campionato. Invece l'ultima vittoria di misura è stata una prova dura contro una società organizzata, aggressiva agonisticamente e con ottime individualità. L'unico rimpianto fin qui del nostro cammino è la partenza a rilento dovuta alle tante defezioni, che non ci ha reso giustizia e non ha mostrato il nostro vero valore, ma adesso siamo in ripresa".
Dalle sue parole lo possiamo confermare, vi iscrivete ufficialmente alla corsa per la post season?
"Assolutamente, io e i ragazzi ci siamo prefissati questo obbiettivo, vogliamo essere là a fine anno".
Il prossimo turno vi vedrà affrontare l'Ostiamare, vostra diretta concorrente per la corsa ai play off, come avete preparato e come affronterete questa gara?
"Ci arriviamo in un'ottima condizione fisica e morale, faremo la nostra partita contro una grande rivale".
Ci troviamo in un momento storico in cui si punta molto il dito sui giovani talenti italiani, che faticano ad emergere, lei cosa ne pensa? in che condizione vede il calcio italiano giovanile?
"Per me sicuramente è in difficoltà, tra i professionisti ci sono troppi stranieri e questo si ripercuote anche sui nostri vivai e sulla Nazionale, In Italia manca la concezione di far giocare ed esprimere i più giovani".
Per lei quale potrebbe essere una soluzione per riformare questa situazione, ormai insostenibile?
"Io credo, che vadano limitati gli stranieri, basta vedere l'esempio del Lecce Primavera dello scorso anno, campione ma senza connazionali in campo tra i titolari. Se i nostri atleti non hanno spazio come possono mettersi in mostra e portare in alto il tricolore".
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