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Domenica il numero 10 dell'Accademia Calcio Roma, in pochi secondi, ci ha ricordato perché ci siamo innamorati di questo sport
25 Gennaio 2024
Leonardo Di Blasio, fantasista dell'Accademia Calcio Roma (Foto ©Torrisi)
Siamo all'Academy Sport Center, al 21' della ripresa nella sfida tra Accademia Calcio Roma ed Ostiamare sul punteggio di 2-2. Ripartenza nerazzurra, il pallone arriva a Di Blasio a ridosso del centrocampo: il numero 10 si libera di un avversario con un gioco di prestigio, sorprendendolo con una finta di corpo e sgusciando via palla al piede. Ne salta poi un altro, accentrandosi dalla sinistra, e con una palla filtrante geniale manda in porta Tavella che con un tocco sotto morbidissimo supera il portiere in uscita per il momentaneo 3-2 (gara che poi finirà 3-3). Una giocata di quelle che valgono il prezzo del biglietto da parte di Leonardo Di Blasio, autore di una gara fino a quel momento di tanto sacrificio ma di poca luce, che da sola gli vale il 7 pieno in pagella. Uno spunto che fa brillare gli occhi a chi ama il calcio, è per giocate come questa che ci si innamora dello sport più bello del mondo, ma che allo stesso tempo ci fa riflettere: perché è sempre più raro vedere iniziative come questa? La prima risposta che ci verrebbe da dare è che, in un calcio che diventa sempre più fisico e tattico, la qualità stia purtroppo passando sempre di più in secondo piano. A partire dai piani alti, fino ad arrivare al dilettantismo ed ai campionati giovanili, sono i tatticismi ad avere troppo spesso un ruolo dominante, imbrigliando magari al loro interno giocatori che fanno dell'estro e della fantasia le proprie armi migliori. Sciogliamole queste briglie e lasciamo spazio alla fantasia di esprimersi perché, schemi e moduli sono senza dubbio importanti, ma la qualità è l'essenza di questo sport e la sua luce non dovrebbe mai spegnersi.
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