L'Intervista
Nuova Rieti, De Giorgi: "Aspettiamo Samuel a braccia aperte, grazie alla Spes Artiglio"
Il tecnico amarantoceleste mostra la sua vicinanza a D'Orazio dopo l'episodio di domenica e si esprime poi sull'inizio di stagione
Marco De Giorgi e la Nuova Rieti, il binomio vincente con cui la provincia dell’Ombelico d’Italia è pronta a far parlare di sé tutto il panorama del calcio giovanile laziale e, dopo i momenti difficili di domenica, sono pronti a riprendere il cammino per stupire tutti quanti.
Partiamo dall’episodio dell'ultima giornata. Tanta paura per la botta subita da D’Orazio, adesso però per fortuna il ragazzo sta bene, cosa può dirci di più e cosa vuole dire al ragazzo?
"Sicuramente tanto spavento per Samuel (D’Orazio ndr): uno scontro fortuito ma pericoloso, con il ragazzo che ha perso i sensi. Dobbiamo ringraziare la Spes Artiglio per la disponibilità e le due dottoresse che gli hanno salvato la vita. Adesso sta svolgendo ulteriori controlli, per fortuna il peggio sembra essere passato. Ovviamente spero nella sua ripresa immediata, qui da noi troverà un gruppo, anzi una famiglia pronta ad accoglierlo. Tutti quanti i compagni dopo l’accaduto sono voluti correre in ospedale per sapere come stava. Adesso la nostra intenzione è regalargli una gioia in campo non fatta di vittoria, ma di divertimento e tranquillità nel tornare a giocare".
Tornando invece ad argomenti più leggeri come quelli di campo; venite da un campionato Regionale dominato da sotto età, questo sarà per lei un vantaggio nel nuovo formato dell'Elite?
"Sicuramente ci aiuterà tanto, abbiamo vinto un campionato difficile dopo aver trionfato anche nel Provinciale, nonostante tanti non credessero in noi. Tutto questo ci dà molta sicurezza, ma siamo pur sempre una neopromossa alle prime armi in questa situazione. Dobbiamo essere umili ed affrontare ogni partita come fosse una finale, perché giocare a queste categorie è un orgoglio, ma anche una responsabilità per essere i primi a rappresentare la provincia reatina in Elite. Speriamo che questo faccia anche aumentare il movimento calcistico della zona e permetta ai ragazzi di crescere e puntare, magari, alle stelle".
All’esordio è arrivata una manita, che le è valsa la nomina di mister della settimana, se lo aspettava? E il suo Rieti dove vuole arrivare
"I premi individuali fanno piacere, ma i protagonisti devono essere sempre i giocatori. Questa mia filosofa è anche influenzata dalla mia carriera di calciatore che si è conclusa meno di due anni fa. L’allenatore è una conseguenza di cosa succede in campo, gli atleti bravi però rendono più facile e divertente il lavoro ed i miei lo sono. Sono contento di essere stato scelto io, ma non sorpreso per il valore della mia rosa, che è la base di ogni successo. Ai miei ragazzi chiedo tanta umiltà, soprattuto dopo la scorsa giornata, per via dei postumi emotivi che possono venire dalla gara contro il Cassino. Questo campionato non permette passi falsi, visto che su quattordici squadre solo due non faranno play out o play off, manca la via di mezzo che invece esiste ed ora fatica ad emergere".