Cerca
Il caso
22 Novembre 2024
Diego Traunini, giocatore del Savio (©Quartapelle)
Da una parte il ricorso del Savio, dall'altra una denuncia con richiesta per danni di immagine da parte della famiglia dell'interessato. Parliamo del caso di Diego Traunini, giovane calciatore classe 2008 del Savio, squalificato 3 giornate per "aver – come si legge sul comunicato ufficiale n°85 diramato dal CR Lazio – volontariamente colpito con una testata al volto il suo avversario". Una decisione, quella del Giudice Sportivo, basata naturalmente sul referto arbitrale presentato dal direttore di gara, ma che viene smentita dal video che la società di via Norma ha pubblicato sui propri canali social.
Nel filmato si vede Traunini colpire con la mano l'avversario in questione, oltretutto, secondo la sua versione, in maniera del tutto involontaria. Una prova che il Savio porterà al secondo grado di giustizia sportiva, forte della nuova normativa del CGS, che all'articolo 61 comma 6 estende l'utilizzo di prove tramite mezzo audiovisivo alle gare LND e del Settore Giovanile Scolastico, limitatamente ai casi di grave condotta violenta o concernenti l'uso di espressione blasfema. Fin qui nulla di strano, con un club che crede di essere stato danneggiato da un errore arbitrale e sceglie di avvalersi dei propri diritti. Quello che invece può cambiare le carte in tavola, assumendo i connotati di un precedente, è la strada intrapresa dai genitori del ragazzo. Parallelamente all'iniziativa del club, infatti, anche la famiglia Traunini, che ha contattato la nostra redazione, starebbe procedendo in sede legale per presunto danno di immagine nei confronti del direttore di gara. Una scelta che potrebbe avere risvolti inesplorati, in attesa di comprendere prima le eventuali nuove decisioni dal punto di vista sportivo, con la sentenza della Corte d'Appello Territoriale.
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni