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L'Intervista

Mentana, Mammoliti: “Dobbiamo trasformare il potenziale in risultati concreti”

Le prime parole del nuovo mister dei classe 2008 del Mentana tra obiettivi e stop dei campionati

07 Dicembre 2024

Mentana, Mammoliti: “Dobbiamo trasformare il potenziale in risultati concreti”

Il direttore tecnico Chiù, a sinistra, insieme a mister Mammoliti

Il Mentana accoglie Stefano Mammoliti come nuovo allenatore per l’Under 17 "Ho trovato un gruppo con tanto entusiasmo e voglia di dimostrare il proprio valore - esordisce il nuovo tecnico - è evidente che c’è un buon potenziale, ma dobbiamo lavorare per trasformarlo in risultati concreti. Ho visto dei ragazzi motivati, pronti ad ascoltare e a migliorare, il che è già un’ottima base su cui costruire. Ora spetta a me e al mio staff dare loro le giuste indicazioni per esprimersi al meglio, sia individualmente che come squadra”. Visto lo stop di questa settimana, Mammoliti avrà il tempo di lavorare bene con il gruppo e prepararsi al massimo per il prossimo turno: “Questo turno di stop mi dà la possibilità di conoscere meglio i ragazzi, sia dal punto di vista tecnico-tattico che umano. È fondamentale capire le caratteristiche individuali di ognuno. Voglio valorizzare le loro qualità e metterle al servizio della squadra. Lavorerò per capire le dinamiche del gruppo, chi sono i leader, chi ha bisogno di essere spronato e chi, invece, ha bisogno di maggiore fiducia. Questo mi aiuterà a costruire un’identità di squadra che rispecchi il meglio delle loro potenzialità, cercando sempre di creare un equilibrio tra i talenti individuali e il gioco collettivo. Penso che lo sciopero sia un segnale importante che non possiamo ignorare – ha continuato la nuova guida del Mentana –. Esprimo piena solidarietà agli arbitri: nessuno dovrebbe subire aggressioni, tanto meno in un contesto sportivo che dovrebbe essere un esempio di rispetto e fair play. La violenza, di qualsiasi genere, non ha posto nel calcio né nella società. È fondamentale che tutti, dai dirigenti ai tecnici, dai giocatori ai tifosi, si assumano la responsabilità di creare un ambiente sano, dove il rispetto delle regole e delle persone venga prima di tutto. Lo sport deve unire, non dividere, e queste situazioni ci ricordano quanto sia importante lavorare sull’educazione e sui valori, soprattutto con i più giovani”. Infine, ringrazia la società per la chiamata, consapevole che le ambizioni sono alte: “Per me è un onore e una grande responsabilità essere qui. So che ci sono aspettative importanti, ma le accolgo con entusiasmo. Questa è un’opportunità per crescere insieme ai ragazzi, per lasciare un segno positivo e, perché no, per puntare in alto. Sono convinto che con il lavoro, la determinazione e l’unione di intenti possiamo fare grandi cose”.

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