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Da sorpresa a certezza: la splendida cavalcata play off del Campus Eur
Analizziamo il bellissimo percorso che ha portato i bianconeri a conquistare la qualificazione alle finali con tre turni di anticipo
Ai nastri di partenza il Girone A appariva a tutti gli addetti ai lavori come quello probabilmente più complicato, tra big e realtà in ascesa pronte ad infiammare la corsa alle fasi finali. Qualche nobile ha deluso le aspettative mentre, tra le sorprese più belle, c'è sicuramente il Campus Eur che domenica ha brindato per la matematica qualificazione alle fasi finali. Una vera e propria cavalcata quella di cui si sono resi protagonisti i bianconeri che, ormai, non possono più essere considerati una sorpresa ma una certezza.
Solidità e compattezza Il Campus Eur è partito forte fin dalle prime uscite, non a caso alla seconda giornata si è subito tolto la soddisfazione di battere tra le mura amiche una big come la Romulea. I bianconeri hanno sorpreso tutti poi, settimana dopo settimana, si sono guadagnati lo status di realtà più che accreditata a conquistarsi un biglietto per la post-season, basti considerare che la truppa di Galdelli sia rimasta imbattuta addirittura fino al 16 febbraio (unico ko stagionale contro il Pomezia). Questo Campus si è dimostrato una squadra solida e compatta, difficile da affrontare per chiunque: grande fisicità e carattere, abbinati ad una qualità importante dal centrocampo in sù. Da evidenziare il lavoro di mister Galdelli che ha sempre fatto sentire importanti tutti, cambiando diverse pedine di settimana in settimana in base all'avversario e alle esigenze delle gare, con ogni ragazzo che ha sempre risposto presente quando chiamato in causa, sia da titolare che da subentrato.
Un gruppo unito per superare gli ostacoli Tra le caratteristiche principali dei bianconeri c'è sicuramente la coesione di un gruppo che, anche grazie a questo aspetto, è riuscito insieme a reagire alle varie difficoltà che possono capitare nel corso della stagione. Il Campus infatti ha dovuto sopperire a diverse assenze importanti in questi mesi, come l'infortunio al crociato di Bigi e il problema a Barbero che l'ha tenuto lontano dai campi per un mese. Proprio nelle difficoltà, lo spogliatoio si è compattato ancora di più con la voglia di sacrificarsi l'uno per l'altro, come capitato anche dopo l'unico ko stagionale. I play off ora sono realtà e rappresentano un traguardo storico per i bianconeri, prima volta con una categoria giovanile (esclusa l'Under 19), ma l'appetito vien mangiando e la truppa di Galdelli non vuole smettere di sognare.