L'Intervista
Civitavecchia, Alessio Pane: "Ai ragazzi devo dire soltanto grazie"
Le parole del tecnico nerazzurro che ha condotto i classe 2008 portuali alla conquista della salvezza, grazie al play out vinto a Ladispoli
Missione, in apparenza impossibile ma non per lui, compiuta. Alessio Pane è riuscito in una grande impresa, salvare la categoria Under 17 Elite del Civitavecchia attraverso un play out vinto in trasferta e, per giunta, in un derby contro l'Academy Ladispoli. "Al Sale - racconta Alessio Pane - abbiamo vissuto una grande giornata a livello puramente emotivo. Il nostro finale di stagione è stato in costante crescendo. Il play out vinto rappresenta il degno epilogo di una rimonta in campionato, figlia di un duro lavoro quotidiano, svolto in maniera egregia ed esemplare, dalla dirigenza e dai ragazzi che ho avuto il privilegio di allenare". Un gruppo d’acciaio: "Sì, ai ragazzi devo dire soltanto grazie. Ho preteso molto da loro in questi mesi, tanto bastone e poca carota, l'obiettivo era creare un’identità forte e competitiva in breve tempo. I risultati, alla fine, ci hanno dato ragione". Ragazzi che hanno poi probabilmente bruciato le tappe, mettendosi fortemente in discussione, dopo una prima parte stagionale non all’altezza delle proprie reali possibilità: "È così. Tutti hanno dato il massimo ma come in ogni squadra c’è chi ha mostrato attitudini da leader, trascinando gli altri, come ad esempio capitan Lubrano, Marcelletti, Clemente, Monaldi, Di Tata, Pane, Rotelli e Segoni". Forse inaspettato e proprio per questo degno di nota, è stato l’impatto produttivo dei classe 2009, chiamati in causa nel finale di stagione: "Ciò testimonia che l’età è relativa, se c’è la predisposizione a lavorare sul campo seriamente. Fabri, Spinelli, Stefanelli, Di Claudio, Cherchia sono tutti ragazzi che hanno qualità non solo tecniche, il loro contributo è stato importante per giungere poi all’obiettivo". Si accennava al fondamentale ruolo della dirigenza: "Con me hanno condiviso gioie e dolori Lorenzo Lemme, Fabio Corrente, Massimo Izzi, Maurizio Serpentaria e Maurizio Pipponzi. Sono riferimenti di livello che ringrazio calorosamente. Nell’ultima gara l’amico di mille battaglie Fabrizio Boriello mi è stato accanto mostrando ancora una volta disponibilità e saggezza. Mio fratello Massimiliano Pane ha avuto fiducia in me, si è preso dei rischi ma insieme, uniti, ce l’abbiamo fatta. Grazie a Patrizio Presutti e Massimo Mecozzi, ho sentito sempre il loro calore soprattutto nelle tante difficoltà attraversate". Un mister dal cuore grande: "Sono semplicemente un uomo al servizio di un club che ama. Allenare mi piace molto, farlo per i colori nerazzurri, ad oggi, per me è il massimo".