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Paglia-Portanova: per la Lazio un centrocampo che va a 2000
Nonostante una stagione non esaltante i biancocelesti hanno gettato le basi per l'anno prossimo. Tra i tanti sotto età schierati da Santoni i due gioiellini hanno brillato più di tutti
A guardare la classifica, in casa Lazio, ci sarebbe poco da sorridere. I venticinque punti sin qui raccolti rappresentano infatti un bottino tutt'altro che esaltante. A fronte di un sestultimo posto che non può certo far gridare al miracolo c'è però l'anagrafica di una squadra in cui Santoni ha già inserito diversi 2000. Una scelta che, se da una parte è stata pagata a caro prezzo dal punto di vista della classifica, dall'altra ha permesso di rivelare un paio di gioielli già pronti per la prossima stagione. In piena linea con quella rivoluzione predicata da Lensen e dallo stesso Santoni ecco così che due come Paglia e Portanova, con il passare delle giornate, hanno saputo bruciato le tappe prendendosi di fatto un centrocampo che, è proprio il caso di dirlo, viaggia a 2000.
Coerenza Dal campionato ai tornei, i biancocelesti sono rimasti fedeli alla loro scelta iniziale. Classe 2000 dentro senza paura, anche se questo vuol dire concedere qualcosa agli avversari. Paglia, Portanova ma anche Pellacani, Frattesi, Fidanza e, per ultimi, Ionut Rus e De Caro. Un esempio tangibile lo si ha avuto anche nel recente Manlio Scopigno, appuntamento in cui la Lazio è arrivata sino alla finale, poi persa con il Cagliari, con una schiera di sotto età decisamente nutrita come testimoniano anche le parole rilasciate dallo stesso Santoni ai microfoni di Lazio Style Radio e apparse sul sito ufficiale della società: “La Lazio - si può leggere in un estratto dell'intervista - ha giocato sempre con metà dei giocatori sotto età ed io personalmente ne vado orgoglioso perché non l’hanno fatto notare e questo lascia ben sperare per il prossimo anno e per il futuro di questa società e dell’Accademia Lazio, dimostrando soprattutto il lavoro che è stato fatto dietro le quinte”.
Centrocampo del futuro Tra i tanti 2000 impiegati quest'anno da Santoni ce ne sono due che hanno brillato più degli altri. Manolo Portanova e Davide Paglia hanno infatti saputo integrarsi alla perfezione dando così una felice anteprima di quella che sarà la mediana della Lazio che verrà. Il primo, figlio d'arte, è stato convocato da Inzaghi nella finale di Supercoppa Primavera contro il Torino per poi guadagnarsi anche la chiamata in azzurro con l'Under 16 del ct Zoratto (suo l'assist per il 4-0 di Millico nell'amichevole contro gli Allievi Lega Pro della Fiorentina, ndr). Traguardi raggiunti grazie al dinamismo e al cuore di un centrocampista che in campionato ha segnato 4 reti e al Manlio Scopigno ha vinto il premio come miglior cannoniere. Al suo fianco quello che era il capitano dei Giovanissimi Nazionali. Inizialmente ha fatto fatica a trovare continuità in stagione avendo davanti uno come Colarieti, che non è proprio l'ultimo arrivato, ma in questo finale di campionato sta tornando a mostrare ciò di cui è capace come dimostrano le reti arrivate attraverso un paio di prodezze balistiche davvero niente male. Regista di carattere e dal buon piede, abbina alle geometrie delle discrete capacità di corsa tanto da potersi disimpegnare anche come interno. Quantità e qualità quindi per quello che potrebbe davvero essere uno dei reparti più completi del prossimo palcoscenico dei nazionali.
Il lavoro svolto quest'anno si rivelerà prezioso soprattutto per la prossima stagione dove però sarà fondamentale dare continuità all'impegno profuso ora. Proprio la continuità rappresenta infatti la condizione imprenscindibile per il rilancio del settore giovanile biancoceleste. I primi tasselli sono già stati inseriti, in estate il mosaico andrà però completato.