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Roma, l'ostacolo più grande: l'Atalanta e le sue tante insidie

Con il big match ormai alle porte, analizziamo l'avversario dei giallorossi: un mix di fisicità, tecnica e velocità

12 Giugno 2016

Atalanta: l'esultanza di Latte Lath nella finale del Città di Arco contro il Chievo ©beppeviola-arco.it

Atalanta: l'esultanza di Latte Lath nella finale del Città di Arco contro il Chievo ©beppeviola-arco.it

Quella contro l'Atalanta è sicuramente la sfida più attesa del girone. I nerazzurri sono un'autentica corazzata e, assieme alla Roma, puntano dritti al Tricolore. Sfida quindi decisamente delicata: scopriamo quali sono le principali insidie da cui dovrà guardarsi la Roma di Toti.

Atalanta: l'esultanza di Latte Lath nella finale del Città di Arco contro il Chievo ©beppeviola-arco.it

Difesa, la solidità di Bastoni Sebbene la Dea sia una formazione che dal centrocampo in su ha pochi rivali, il reparto arretrato non va assolutamente sottovalutato. A partire dalle corsie esterne, Del Prato e Oliari saranno da tenere d'occhio, buon fisico e tanta corsa per i due terzini. Il vero leader difensivo degli orobici è però Alessandro Bastoni. Punto di riferimento anche in nazionale, il numero 6 di mister Brambilla è una sicurezza. Fisico e senso della posizione , spetterà a Cappa e Antonucci il compito di mandarlo in tilt attraverso le loro accelerazioni, con gli inserimenti di Frattesi che potrebbero spostare l'ago della bilancia a favore dei giallorossi.

Centrocampo, la qualità di Mallamo e Melegoni In mezzo al campo l'Atalanta può vantare uno dei reparti meglio assortiti d'Italia. Nel 4-3-3 di Brambilla, a dettare ritmi e gioco ci sarà Filippo Melegoni. Il regista riesce infatti ad alternare una buona fase di interdizione a quella di costruzione, suo vero e proprio fiore all'occhiello. Il numero 10 Alessandro Mallamo agirà qualche metro più avanti con l'obiettivo di far saltare il banco muovendosi tra le linee. Compito delicato quindi per Marcucci e Petruccelli che dovranno coordinarsi alla perfezione per non lasciare scoperta la difesa. Occhio dunque alle giocate di un Mallamo che è sicuramente uno di quelli che, negli ultimi venti metri, può fare davvero la differenza.

Attacco, la velocità di Latte Lath e Capone Il match inaugurale contro la Fiorentina ha parlato chiaro. Latte Lath, al momento, è l'attaccante più pericoloso d'Italia. L'ivoriano ha aperto la sua Final Eight con una tripletta che non ha fatto altro che ribadire quanto questo giocatore sia cresciuto. Velocità e spunti partendo dall'out di sinistra ci sono sempre stati ma, a differenza del passato, ora Latte Lath ha imparato anche ad essere decisamente più cattivo sotto porta. Kastrati e Meadows dovranno ricorrere agli straordinari per ingabbiarlo senza lasciargli lo spazio per scatenare la sua velocità. Assieme a Latte Lath attenzione però anche a Christian Capone. L'attaccante, convocato in extremis agli Europei dopo il ko di Scamacca, è spesso sottovalutato, ma è uno dei giocatori più interessanti di categoria. Rapido e con una straordinaria capacità di saltare l'uomo, può far male in qualsiasi momento. Magari non segnerà molto, anche se è uno capace di pungere, ma occhio ai suoi dribbling e alle sue invenzioni spesso in grado di mandare in porta i compagni.

Il Manuzzi si appresta dunque a diventare teatro del vero e proprio big match di giornata in cui, due tra le corazzate più temibili d'Italia, si affronteranno in un faccia a faccia tutto da vivere e che sembra quasi, per valori in campo, una finale anticipata.



Questa sera non perderti il LIVE del super sfida tra Roma e Atalanta. A seguire, sul nostro sito, dopogara, pagelle e approfondimenti. Domani sul nostro giornale, in edicola e online, troverai la cronaca completa del match (assieme a quella dell'esordio contro il Bologna).

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