match clou
Roma-Frosinone: a Trigoria ci si gioca molto più dei tre punti
Match delicato quello tra i giallorossi e i ciociari. Toti vuole dare la definitiva svolta alla stagione, Rosa cerca conferme dopo il bel risultato contro il Palermo
Adesso si fa sul serio. Roma e Frosinone si troveranno una di fronte all'altra con tutta l'intenzione di dare seguito al loro buon momento. Partita non semplice ma da cui Toti e Rosa cercheranno di trarre conferme importanti. I giallorossi arrivano alla sfida con tutta l'intenzione di dare la definitiva svolta alla stagione, dimostrando così di avere le carte in regola per poter sognare in grande. I ciociari, dopo il 2-2 contro il Palermo, hanno ora l'opportunità di confermare i progressi fatti in questo inizio di campionato ritagliandosi così un ruolo di possibile mina vagante.
Occhio agli “under” Nota curiosa del match sarà la presenza, decisamente nutrita, di elementi sotto età. Il Frosinone arriva infatti a Trigoria con ben tre classe 2001, occhio dunque alla corsa di Marchizza e Ghazoini sugli esterni e ad un Altobello che pare aver ritrovato il feeling con il gol anche in Under 17. Nella Roma continua a brillare il solito Riccardi a cui Toti, nonostante l'anno di anticipo, sembra volersi continuare ad affidare. Scelta comprensibile visto che il centrocampista non ha assolutamente sofferto il salto di categoria. Molti dei duelli che hanno animato lo scorso campionato dei Giovanissimi Nazionali torneranno ad infiammare il campo di Trigoria, questa volta in Under 17.
Il vecchio e il nuovo L'interrogativo maggiore che ruota attorno ai gialloblu è su come, i tanti nuovi innesti, riusciranno ad interpretare il match. Simonelli, Alfonsetti e D'Angeli sono tutti elementi che nei dilettanti hanno saputo trascinare il Savio e, contro degli avversari tanto quotati come i giallorossi, dovranno ora dimostrare di aver fatto quel passo necessario per confermarsi anche nei professionisti. Se il Frosinone vorrà uscire da Trigoria con un risultato positivo, la loro voglia di emergere sarà determinante. Di contro quello della Roma è un gruppo ormai consolidato. Qualità siderale a disposizione di Toti che però dovrà esser bravo a tirare fuori il massimo da alcuni elementi che ancora soffrono di blackout. Sdaigui e De Angelis sono partiti con il piede giusto ma ora dovranno dimostrare di avere quella continuità che spesso è mancata nelle passate stagioni. Davanti Toti avrà solo l'imbarazzo della scelta con i vari Del Signore, D'Orazio, Mastromattei, Petrungaro e Guehi, che compongono un arsenale terribile.