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D'Andrea se la ride: la sua Lazio vince lo Scirea

Grande prova dei biancocelesti che, rimasti in dieci, conquistano il torneo battendo il Viktoria Plzen

07 Settembre 2017

Valerio D'Andrea, primo trofeo con la Lazio © De Cesaris

Valerio D'Andrea, primo trofeo con la Lazio © De Cesaris

Valerio D'Andrea, primo trofeo con la Lazio © De Cesaris

Valerio D'andrea lascia subito il segno. La sua Lazio si aggiudica la Scirea Cup battendo il Viktoria Plzen. Una finale ostica per i biancocelesti padroni del campo e poi bravi a contenere gli avversari in un finale in inferiorità numerica. La Lazio esulta e si presenta così ai blocchi di partenza pronta forte delle ottime prestazioni fornite durante un torneo praticamente dominato. Ad impreziosire poi il tutto ci sono le prestazioni dei singoli dove spiccano l'estremo difensore Furlanetto (eletto miglior portiere e capace di neutralizzare 2 rigori in finale), il 2002 Cesaroni che con la sua qualità non ha spesso illuminato la trequarti biancoeleste per chiudere poi con Kammou autore di 4 reti e il sorprendente Scaffidi, capocannoniere del torneo con 7 gol e parso già in forma strepitosa.


La Lazio parte bene e mette subito alle corde degli avversari che soffrono soprattutto sugli esterni. Dopo una manciata di minuti è Barba ad avere la palla buona per sbloccare il match. L'ex Vigor Perconti però spara alle stelle una palla vagante in area avversaria. Il club della Repubblica Ceca si sveglia però dal torpore iniziale e così prova a pungere poco prima del ventesimo. Dalla sinistra si accende Demeter che prima vede ribattuto da Furlanetto il suo destro ravvicinato e poi manda a lato la respinta. Con la prima frazione che si chiude a reti inviolate, D'Andrea prova a mischiare le carte. Dentro quindi Scaffidi e Cerbara al posto di Del Mastro e Barba. La Lazio da qui in avanti continua a fare la partita con il Viktoria Plzen che si aggrappa ad uno scatenato Demeter. Proprio l'attaccante scappa via a Silvestre che è costretto a metterlo giù rimediando la sua seconda ammonizione. Al 24' biancocelesti in dieci e D'andrea che chiama il 4-4-1 invitando i suoi a gestire ora il match con intelligenza. Da qui in avanti i cechi prendono fiducia anche se, di fatto, non riusciranno a creare delle vere e proprie occasioni. Con il risultato che rimane bloccato sullo 0-0, si va ai calci di rigore. Dal dischetto a trionfare sono i biancocelesti con Furlanetto che neutralizza addirittura due penalty e Cerbara che insacca l'ultimo e decisivo calcio di rigore.

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