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presentazione
15 Settembre 2017
Una stagione iniziata alla grande con la vittoria di prestigio nella Scirea Cup, poi l’esordio da incubo in campionato contro il Cagliari, in una gara maledetta segnata nel punteggio e viziata da numerose e pesanti assenze. Un virus misterioso quello che ha colpito gran parte del gruppo Under 17 della Lazio, di cui le cause sono ancora incerte e che ha costretto D’Andrea a presentarsi al primo appuntamento con una formazione più che rimaneggiata. La cinquina calata dai sardi ne è stato il più evidente dei risultati. Ora serve una scossa, ma i problemi di formazione per l’ex tecnico giallorosso non mancheranno neanche in questa seconda giornata. All’orizzonte c’è il Milan campione d’Italia Under 16, gruppo pieno di qualità ed individualità importanti (nonostante la partenza di Iglio in direzione Monaco), estremamente compatto e dotato anche sul piano fisico. Insomma, sarà un banco di prova non indifferente per la Lazio, ma pure una buona occasione per mostrare gli artigli e reagire alle difficoltà degli ultimi giorni. La notizia più importante per D’Andrea è che riavrà a disposizione Nicolò Armini, rientrato dagli impegni con la Nazionale Under 17 al torneo Komm Mit. Dopo le buone prestazioni in maglia azzurra, il difensore avrà il compito di prendere per mano la sua squadra e guidarla alla riscossa attraverso il suo carisma e la sua leadership. Per il resto servirà tanto orgoglio e cattiveria agonistica ai biancocelesti, perché dopo un avvio di stagione segnato da un trionfo, sarebbe davvero un peccato fare immediatamente due passi indietro.
Osservati speciali In una situazione di totale emergenza, oltre ad Armini, la Lazio proverà a puntare tutto sui propri elementi di maggior spicco. Uno su tutti Federico Scaffidi, inarrestabile e in un momento di forma fantastico, attaccante che sta cercando di stravolgere a suon di gol le gerarchie del reparto avanzato biancoceleste. Capocannoniere nella Scirea Cup, unico marcatore laziale nella disfatta con il Cagliari, oltretutto partendo dalla panchina. L’anno scorso le scelte tecniche lo portavano sempre a partire dietro a Del Mastro, chissà se D’Andrea inizierà a puntare di più sul gioiello che ha tra le mani. A centrocampo Nicolò Cesaroni avrebbe le carte giuste per garantire qualità alla manovra laziale, ma il suo impiego è da valutare visto che il classe 2002 non è al 100%, così come il coetaneo Jacopo Kammou, uno dei tanti colpiti dal virus. A proposito di sotto età, Furlanetto e Tempestilli dovrebbero essere abili e arruolati, ma a questo punto D’Andrea potrebbe ricorrere alla chiamata di qualche Under 16: uno del calibro di Damiano Franco potrebbe fare al caso, l’unica incognita sarà il via libera della società per farlo partire verso Milano.
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