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04 Ottobre 2017
D'Andrea (©GazzettaRegionale)
Neanche un pizzico di fortuna è riuscito ad assistere la Lazio nella recente trasferta di Verona contro il Chievo. Ad un passo dalla prima vittoria stagionale dopo tre sconfitte abbastanza pesanti, la squadra di D’Andrea si è vista raggiungere in extremis dalla formazione gialloblu, capace di segnare il gol del 3-3 in pieno recupero. Un punto sicuramente più amaro che dolce quello portato a casa dai biancocelesti, utile se non altro a schiodare quello 0 che iniziava a farsi opprimente. È venuta a galla qualche idea di gioco più interessante rispetto alle insufficienti prestazioni contro Cagliari, Milan e Bologna, ma l’aspetto che continua a destare preoccupazione è quello delle reti incassate. 19 in appena quattro gare, 4.75 di media a partita, peggior difesa del girone (Cittadella e Spal seguono a 9!): una tendenza che andrebbe subito invertita. E pensare che la Lazio nella fase pre-campionato, tornando a parlare della Scirea Cup, aveva incassato appena una rete nelle sei partite disputate nel corso del torneo. Il perché di tale involuzione è difficile da capire. Oltre alla beffa del risultato, al ritorno da Verona i biancocelesti hanno rischiato di dover fare i conti con l’infortunio di capitan Armini, che in un momento delicato come questo avrebbe potuto creare ancora più disagi al reparto difensivo laziale. Per sua fortuna e di tutta la squadra, come lui stesso ha fatto sapere, si è trattato di una cosa lieve e che è pronto a rimettersi in sesto con più voglia e più fame di prima. Chissà che non riesca a dare la scossa definitiva anche alla sua Lazio.
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