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La prova del nove: quanto è importante averlo o no...

L'ultimo weekend ha chiarito quanto possa far comodo contare su un attaccante in giornata di grazia

Il gol e il numero nove, una storia d'amore che nel calcio esiste da sempre. Questo weekend ha tracciato la linea tra gioia e dolore o, meglio, tra chi ha potuto contare su un bomber in stato di grazia e chi invece no. E' proprio quest'ultimo il caso del Frosinone che impatta sullo 0-0 nella trasferta di Bari. I gialloblu, sino a questo momento, avevano costruito le loro fortune proprio sui due numeri 9 Altobello e Veneruso. Basti pensare che ben 13 dei 15 gol sin qui segnati portano la firma dei due attaccanti. Con la coppia gol con le polveri bagnate, il Frosinone stavolta non è riuscito ad accendersi. Ad approfittare dello stop dei canarini è stata soprattutto la Roma che, non a caso, ha goduto di un centravanti in forma strepitosa. Barbarossa ha infatti impiegato appena 8 minuti, si esatto avete letto bene, ad archiviare la pratica Crotone con una doppietta che a Trigoria ha fatto calare il sipario a tempo di record. Numero 9 alla ribalta anche sull'altra sponda del Tevere. La Lazio torna a sorridere nella trasferta di Brescia e lo fa grazie alla doppietta di Scaffidi. D'Andrea se lo coccola e spera nelle sue reti anche nel big match contro il Cesena. A chiudere la giornata col sorriso ci hanno pensato i ragazzi di Livi. La Viterbese ribalta il Siena e non solo si conferma in vetta alla classifica ma prova anche a scappar via. Trascinatori due che il numero nove ce l'hanno cucito addosso. Rizzo e Menghi firmano infatti una rimonta da urlo dando così l'ennesima prova di come poter contare, o no, su un numero 9 possa davvero fare la differenza.

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