Cerca
DOPO GARA
09 Aprile 2018
Ascoli Picchio, Luciano Cerasi, ©GazReg
L’Ascoli di Luciano Cerasi è una squadra da trasferta, i numeri prima del fischio d’inizio della partita con il Frosinone lo sottolineavano, non perde fuori casa dal 19 novembre 2017 (1-0 a Palermo) e non subisce reti dal 21 gennaio 2018 (Ternana-Ascoli 1-4); la settima vittoria - sesta nelle ultime sette – lontani dalle Marche lo conferma. In una sfida decisiva per non perdere la posizione in classifica utile per giocare i playoff i bianconeri superano i ciociari anche negli scontri diretti (1-2 all’andata, grazie alle reti di Rossi e Buonavoglia nel primo quarto d'ora della ripresa e a due giornate dal termine della stagione regolare hanno più di qualche possibilità di qualificarsi alle fasi finali, visto anche il calendario agevole che li vedrà impegnati con Avellino e Foggia, ultime due della classe.
"Siamo venuti qua come sempre, come nostra caratteristica di cercare di fare la partita, come si dovrebbe fare sempre nei settori giovanili. Questa è una premessa mia personale perché ci tengo a precisarla soprattutto perché i ragazzi incarnano questo tipo di mentalità nei settori giovanili per mettersi in mostra e devono fare la partita. Quindi al di là dell'ottimo Frosinone che a mio giudizio vi posso assicurare che è un'ottima squadra che ha fisicità, qualità con dei terminali davanti di ottima qualità. A prescindere da tutto nei settori giovanili devi fare la partita e nel calcio ti può andare bene o ti può andare male. Abbiamo cercato di togliere le loro sicurezze con il nostro palleggio perché loro sono molto bravi a campo aperto e quindi volevamo un attimo più palleggiare, più avere il possesso palla e farli correre un pochettino a vuoto, recuperando il pallone il più alto possibile rispetto alla nostra porta. C'è andata bene perché loro, a mio giudizio, nei primi quindici minuti ci hanno messo in difficoltà con diversi angoli, non finiti bene però hanno premuto i primi quindici minuti molto molto bene. Poi ci siamo rialzati, abbiamo guadagnato campo e la partita si è messa bene. Gli alti e bassi possono succedere, speriamo di stare bene in partita come lo siamo stati oggi (ieri ndr) anche con Avellino e Foggia. Adesso è tutto nelle nostre mani, speriamo bene. Noi durante la settimana ci alleniamo con dei giochi di posizione o dei palleggi per non gettare la palla, cominciando da dietro, perché il difensore moderno deve saper giocare, naturalmente saper marcare, ma deve anche saper giocare il pallone, senza gettare palloni inutili. La nostra filosofia è di giocare la palla, perché non solo in Italia, ma anche all'estero, la ricerca del gioco della palla è fondamentale. Se ci facciamo caso, è così"
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni