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La Roma di Baldini cambia la forma ma non la sostanza

Nel doppio confronto con il Milan, il tecnico ha schierato un undici decisamente diverso dal solito ma il risultato non è cambiato con i giallorossi che continuano nella loro cavalcata verso lo Scudetto

11 Giugno 2018

Baldini, la sua Roma è tra le prime 4 d'Italia ©DeCesaris

Baldini, la sua Roma è tra le prime 4 d'Italia ©DeCesaris

Baldini, la sua Roma è tra le prime 4 d'Italia ©DeCesaris

La Roma vince, ancora, e si prende la sua rivincita eliminando il Milan. Un doppio successo importante, perché permette di approdare in semifinale tenendo vivo il sogno Scudetto, e perché arrivato attraverso una squadra rivoluzionata. Baldini ha cambiato tanto ma, seppur con interpreti e modulo diversi rispetto al solito, ha messo in campo una formazione che ha saputo entrare tra le migliori quattro d'Italia. Il tecnico ha studiato e ha sapientemente cucito una Roma su misura per il doppio confronto con il Milan. Dentro tutti i difensori a disposizione, linea di centrocampo folta e imbottita di incursori, con un attacco rapido e privo di prime punte per non dare riferimenti. Scelte che si sono rivelate vincenti perchè, e questo si è visto soprattutto nel match di ritorno, la Roma ha lasciato ai rossoneri l'onere di tenere le redini del gioco, difendendosi compatta con una nutrita linea di difesa. A centrocampo tanta densità per dare poco spazio al palleggio rossonero con incursori che avevano il compito di gettarsi negli ampi spazi che la squadra di Baldo tende sempre a lasciare. Rinunciare ad un punto di riferimento classico come potevano essere Barbarossa o Bucri, a favore di un più mobile Silipo e dello sfuggente Bamba ha poi completato l'opera. Non è un caso se dei 5 gol segnati dalla Roma contro il Milan tra andata e ritorno, 2 siano stati segnati da un centrocampista micidiale negli inserimenti come Simonetti, e altri 2 da contropiedisti come Silipo e Bamba. Baldini, in poche parole, ha cambiato l'ordine degli addendi con il risultato che, come matematica vuole, è rimasto però identico. La Roma vince, vola in semifinale contro il Torino, e da anche un'importante prova di maturità dimostrando di saper cambiare per attingere così a forze sempre nuove. E questo, in una corsa estenuante come sarà quella verso il tricolore, è un merito che in pochi hanno saputo crearsi.

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