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L'INTERVISTA
21 Giugno 2019
Il pallonetto di Esposito contro la Roma ©De Cesaris
Lo avevamo detto nel pre-partita della finale Scudetto: "Tra la Roma ed il tricolore c'è Sebastiano Esposito". Così è stato, anche se non era difficile immaginarlo. Un giocatore straordinario che nelle ultime apparizioni ha trascinato la Primavera nerazzurra in finale con una doppietta alla Roma, oltre a quella con i pari età dell'Atalanta, sempre in semifinale. Ora ha messo la ciliegina su una stagione incredibile con una splendida tripletta contro i giallorossi. Game, set, match. Chapeau Sebastiano. Il bomber nerazzurro, a margine della conquista del tricolore ha rivelato: "Dedico questo Scudetto alla mia famiglia che mi sostiene tutti i giorni ed allo staff che mi ha supportato per tutto l'anno e continua a farlo. Un ringraziamento speciale va a Roberto Clerici, il mio primo mister che purtroppo è venuto a mancare qualche tempo fa e dal quale ho imparato tantissimo". Esposito si gode il trionfo, sul futuro: "Devo rimanere con i piedi per terra, spero però di arrivare il prima possibile in Serie A e di vincere molti trofei con l'Inter e con la Nazionale". In queste fasi finali, Esposito si è rivelato una vera e propria bestia nera per la Roma: prima condannando la Primavera di Alberto De Rossi ad abbandonare la corsa per il tricolore, poi rifilando tre gol all'Under 17 e segnando la terza rete con un cucchiaio, gesto tecnico che nella Capitale non passa mai inosservato: "Non guardo troppo gli avversari che ho di fronte, se posso fare gol la butto dentro senza pensarci due volte. Per quanto riguarda il pallonetto dico che mi è venuto spontaneo, l'ho già fatto in Nazionale contro la Serbia. Istinto e follia mi hanno spinto a segnare così. Totti è stato il mio idolo sin da piccolo". Tecnica sopraffina, forza fisica, cattiveria agonistica e fiuto del gol. Bomber di razza con il futuro nei piedi. In casa Inter sta sbocciando un nuovo talento, la tradizione del grande centravanti prosegue: dopo Pinamonti, Merola, Vergani...Sebastiano Esposito! Le carte in regola per affermarsi ad alti livelli ci sono tutti, l'Italia lo aspetta a braccia aperte.
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