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Roma, sfumato lo scudetto ora consolati con capitan Tripi

I ragazzi di Piccareta si sono arresi all'Inter ma queste finali hanno messo in luce il grande momento del centrale giallorosso. Alberto De Rossi non vede l'ora di abbracciarlo in Primavera

21 Giugno 2019

Tripi, il capitano in azione nella finale contro l'Inter ©DeCesaris

Tripi, il capitano in azione nella finale contro l'Inter ©DeCesaris

Tripi, il capitano in azione nella finale contro l'Inter ©DeCesaris

In casa Roma c'è da raccogliere i cocci. La sconfitta con l'Inter, nella finale Scudetto, è una ferita ancora aperta. I giallorossi però, a ben guardare, hanno comunque di che essere soddisfatti ripensando ad un'annata a tratti magica. Soprattutto nella volata post season è emersa con sempre maggiore forza la figura di Filippo Tripi, capitano e autentico punto di forza della squadra di Piccareta. Le gare contro Napoli e Inter, i due match più importanti dell'anno insomma, hanno infatti mostrato un giocatore maturo, consapevole dei propri mezzi e soprattutto disposto al sacrificio. Due prove sontuose per il capitano che, dopo l'esordio in Primavera sotto età, ha dato continuità all'ottimo momento. Un finale di stagione da incorniciare dunque per lui che ha saputo sdoppiarsi nel doppio ruolo di difensore centrale e schermo davanti alla difesa. Due vesti differenti dunque ma che non hanno fatto altro che evidenziare la maturità di un giocatore divenuto sempre più punto di riferimento di un gruppo che, nonostante il pesante ko contro l'Inter, rimane carico di qualità. Come difensore si è fatto apprezzare per la sua capacità nella lettura del gioco e nel guidare il reparto arretrato, dando sicurezza ai compagni di reparto. Difensore raffinato, nonostante un buon fisico, che non a caso non ha assolutamente deluso anche quando impiegato qualche metro più avanti. Piccareta lo ha piazzato in mediana quando aveva bisogno di difendere il vantaggio sul Napoli o, contro i nerazzurri, quando cercava la sostanza necessaria su cui poggiare il tentativo di rimonta. Missione compiuta perchè Tripi ha dimostrato personalità, toccando un buon numero di palloni, ma anche la capacità di saper all'occorrenza gestire il pallone. Per caratteristiche difficile immaginarlo come metronomo puro ma, con Alberto De Rossi che ha già dimostrato di apprezzarne le qualità, la prossima Primavera giallorossa si prepara ad abbracciare una nuova e importante risorsa. Difensore centrale e, magari sempre più in futuro, schermo davanti alla difesa: Tripi rappresenta per la Roma una nuova certezza da cui ripartire.


La sua finale ai raggi X:

Palloni toccati: 46

Colpi di testa: 3 riusciti/2 sbagliati

Contrasti: 11 vinti/6 persi

Passaggi: 22 riusciti/1 sbagliato

Falli fatti: 2

Tiri in porta: 1

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