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Post Roma-Frosinone: quando i singoli fanno la differenza
Il derby di Domenica, vinto dalla formazione di Fabrizio Piccareta, ha evidenziato alcuni aspetti interessanti
Vincere un derby non è mai facile, soprattutto se affronti un Frosinone così solido e quadrato, capace di presentarsi a Trigoria e giocarsi le proprie carte, differentemente da molte altre squadre che provano solo ed esclusivamente a difendersi. I ragazzi di David Di Michele, infatti, hanno messo in atto una prova di grande maturità, mandando in difficoltà una squadra forte come la Roma. Il team ciociaro, nonostante lo svantaggio dopo appena undici minuti a causa della prodezza di Falasca, non si è scomposto continuando a proporre il proprio calcio. I risultati si sono visti subito e nel giro di tre minuti Di Palma e Schiavella hanno ribaltato tutto andando negli spogliatoi sull'1-2. In partite così equlibrate sono spesso i singoli a fare la differenza, e così è stato. Satriano pareggia i conti ed il gol di Cassano allo scadere fa esplodere il Fulvio Bernardini condannando il Frosinone alla sconfitta. Le marcature dei giallorossi, soprattutto quelle di Falasca e Satriano, sono state due perle balistiche spettacolari. Così come la rete di Cassano che il numero 7 ha tirato fuori dal cilindro, un colpo di testa inaspettato che ha beffato Vilardi e portato i capitolini al trionfo. Se da una parte emergono le enormi qualità dei singoli che rendono tutto più facile a Piccareta, dall'altra non si è visto il solito grande calcio che offre la Roma. Il merito va dato sicuramente al Frosinone che ha mantenuto sempre alta l'intensità, proponendo di continuo le proprie geometrie in mezzo al campo. I lupacchiotti hanno forse sofferto la mancanza di un regista puro che fosse in grado di dettare tempi e ritmi dal basso, anche se, alla fine dei giochi, il risultato dà ragione alla Roma.