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L'INTERVISTA

Rieti, Gentili: "Il solo obiettivo è far crescere i giovani"

Il tecnico valuta la situazione degli amarantocelesti e spiega il progetto in costruzione

14 Ottobre 2019

Fabio Gentili

Fabio Gentili

Fabio Gentili

Rieti, in questo momento, somiglia ad un cantiere aperto. Non nel senso negativo del termine, anzi la società amarantoceleste sta portando avanti un progetto delicato, complicato e, per questi stessi motivi, stimolante: quello di rinunciare completamente - o quasi - ai risultati, per dedicarsi alla crescita dei propri tesserati. Impresa difficile, e per veder sbocciare i primi frutti ce ne vorrà davvero tanto di lavoro, ma il tecnico Fabio Gentili non sembra avere fretta. "Ci aspettavamo questi risultati; un inizio preventivato" - il suo commento -. "Ho preso la squadra a fine agosto: in netto ritardo rispetto alla tabella di marcia. Ed ho trovato un gruppo composto per la maggior parte da ragazzi sottoetà e che venivano da campionati Provinciali e Regionali, quindi chiarendo da subito l'intento della società, che mi ha messo a disposizione un gruppo da far crescere in un'ottica futura e non tanto per centrare risultati importanti nel breve termine. Quindi non è una partenza difficile o negativa, ma in linea con le previsioni iniziali della dirigenza. Il nostro è un lavoro di costruzione, che pregiudica la classifica. Dobbiamo avere soltanto pazienza e impegnarci sodo". I saggi dicono: "Prima il dovere, poi il piacere". Tramutato al contesto amarantoceleste, prima si dovrà seminare e forse, alla fine, si potrà beneficiare del lavoro compiuto. "L'obiettivo è quello di vincere una partita, non scherzo. Il livello tecnico delle avversarie non è alla nostra portata: lo sapevamo e lo accettiamo. Andiamo avanti su questa linea che nel breve non porterà risultati legati al campo, ma magari in futuro i ragazzi, crescendo, potranno fare bene. Proveremo a formarli sotto i profili tecnico, tattico e fisico, e a mio avviso in rosa ne abbiamo almeno un paio che, se ben allenati, potrebbero cercare di intraprendere una carriera professionistica. Il nostro lavoro è quello di dare nozioni ai giovani, metterli nelle condizioni di migliorare ed ambire a palcoscenici importanti. Rieti è una società giovane, da due anni fa professionismo e non può che migliorare: al momento il gap è ampio con piazze molto più blasonate. Lavoreremo per ridurlo".

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