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FOCUS
28 Ottobre 2019
Ruggeri, mister Lazio ©Cippitelli
Lazio adesso è crisi. Non ci sono più scuse; specialmente dopo una giornata nella quale è arrivata una sconfitta pesante, con i biancocelesti avanti per 3-1 che si sono lasciati rimontare dal Parma. Un 3-4 casalingo che dovrà necessariamente portare la dirigenza ed il mister a farsi più di qualche domanda. Perchè? Perchè non si può staccare la spina in una gara del genere, non si può specialmente quando di punti in campionato ne hai totalizzati solamente tre in cinque giornate.
La luce ed il buio I biancocelesti iniziano bene, si portano avanti - grazie ad un rigore trasformato da Mancino -, poi subiscono gol chiudendo il primo tempo sul pari. Si brilla a metà, certo, ma il risultato rimane in bilico e la Lazio può ancora sperare di agguantare i primi tre punti della sua stagione. Inizia il secondo tempo, le squadre si dispongono in campo e dopo circa un quarto d’ora il signor Marchioni di Rieti concede un altro penalty, ancora trasformato da Mancino. Passano una manciata di minuti ed ecco il 3-1 firmato Castigliani. La gara adesso è in discesa, i ragazzi di Ruggeri devono amministrare il risultato. Un risultato che per giunta permetterebbe l’aggancio ai danni del Parma, rendendo anche meno amaro l’inizio di stagione. Invece da qui solamente il buio. Prima i ragazzi guidati da Gabetta accorciano con Lusha, poi sale in cattedra Traorè, autore anche della prima rete, che diventerà la croce delle aquile in questa giornata, proprio come quella disegnata sulla maglia della squadra emiliana. Il talento gialloblù, infatti, completa la rimonta e firma il sorpasso, condannando una ormai spenta Lazio all'ennesima amarezza.
Tutti sotto accusa Come accennato a questo punto la Lazio non può continuare a sbagliare. Non può perchè la classifica non gli sorride, non può perchè è più che mai fondamentale mettere in cascina punti in casa contro e una diretta avversaria, non può perchè è vero che su questo gruppo non ci sono particolari aspettative, ma il penultimo posto proprio non rende giustizia ad un club che fino a pochi anni fa lottava costantemente per i play off in queste categorie giovanili. Adesso è inevitabile porsi delle domande, a partire dal mister, Ruggeri, che ne ha - e non poco - di terreno perso da riconquistare. 17 gol subiti, tante prestazioni da rivedere e continui cali di attenzione sono una costante in casa biancoceleste; il tutto condito dall’aver concesso, solo la settimana scorsa, l’unico punto al Livorno in questo campionato, dimostrando di essere in un momento di crisi di gioco e risultati. Insomma la stagione è iniziata, ma senza la Lazio, che rimane sempre più indietro e resta a guardare un campionato che, di questo passo, andrà avanti senza di lei.
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