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Lazio, quando nel finale la paura supera il coraggio

I biancocelesti, come tante volte è successo quest'anno, non sono riusciti a gestire un finale tutto a suo favore

La paura di cadere, a volte, è più forte della voglia di volare, o meglio del coraggio per buttarsi. Come spesso le è accaduto in questa stagione la Lazio si accascia nel finale e perde ancora una volta punti preziossissimi. Il gol di Malagrida a pochi minuti dalla fine ha tagliato il filo della continuità che Ruggeri e i suoi ragazzi stavano tentando di tessere dopo la vittoria di Pisa. Lasciando stare la classifica, i tre punti avrebbero dato un pò di fiducia ad un ambiente che ora ha il morale sotto ai piedi. Ma una Lazio rimontata non è la prima vota che si vede in questa stagione. In casa è già accaduto contro il Sassuolo, con una mischia beffarda nel finale; con il Parma, in una partita pazza che i ragazzi di Ruggeri hanno buttato via. In trasferta, invece, c'è stata a Livorno la debacle Lazio, in un finale convulso e buttato via dai capitolini contro una squadra che non è assolutamente al livello delle giovani aquile. E quindi se due indizi possono essere una coincidenza, tre indizi fanno una prova. Questa squadra ha un problema con i minuti finali, è certo. Non  riesce a gestire un risultato che se in bilico fa crescere le ansie, le paure. Non riesce a fare il passo avanti. Quando sembra che sta per farlo il gradino si fa troppo alto e si ferma. Sono almeno nove i punti lasciati per strada inq uesto percorso ad ostacoli. Bisogna crescere e superare questo step, più mentale che altro. Perchè se riesce a superarlo, allora la Lazio può iniziare veramente a correre. Lasciarsi alle spalle la paura, complice di un momento difficile e acquisire quel coraggio di non fermarsi a pensare e riniziare a volare, solo così questa Lazio ce la può fare. 

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