Focus

Roma da capogiro! Ecco i numeri del girone d'andata dei giallorossi

Al giro di boa della stagione, ecco le statistiche della classe 2003 allenata da Fabrizio Piccareta

Spaventosi. I numeri del girone d'andata della Roma si potrebbero riassumere in un aggettivo. Spaventosi. Il merito, come già ampiamente ripetuto, non può che essere di Fabrizio Piccareta, l'allenatore che nella scorsa stagione ha fatto registrare statistiche simili con la classe 2002 giallorossa. L'organico a disposizione del tecnico capitolino è qualitativamente di altissimo livello, così come dal punto di vista numerico, potendo contare sul contributo di tanti 2004 che approdano continuamente in Under 17. Tornando ai numeri, basta guardare la classifica per capire che il piatto forte del menù piccaretiano è senza alcun dubbio il reparto offensivo, capace di andare in rete ben 49 volte (quasi il doppio delle reti del Frosinone, secondo miglior attacco del raggruppamento), meglio ha fatto solamente la Juventus nel girone A con 54 marcature all'attivo. Ma se le difese avversarie sono andate completamente in tilt contro la Roma, il merito non è solo degli attaccanti. La formazione giallorossa è una macchina praticamente perfetta, coesa e compatta dietro che ha subìto solamente 14 gol (quarta miglior difesa dell'intera categoria) e con le giuste geometrie a centrocampo. Geometrie che mettono il reparto avanzato nelle migliori condizioni per scatenarsi. La punta di diamante di questa macchina da gol è bomber Antonio Satriano, a quota 12 reti fino a questo momento, senza dimenticare che nelle ultime gare è stato impegnato con Primavera e Under 18. La società giallorossa è sempre proiettata alla crescita dei suoi ragazzi e, com'è giusto che sia, quando un giocatore ha qualità sopra la media è giusto che inizi a destreggiarsi tra i più grandi. La Roma dei record prosegue a testa bassa, spedita verso le fasi finali e dopo la vittoria sul Napoli sembra che il primo posto si tingerà proprio di giallorosso. Inutile nascondersi, Piccareta punta allo Scudetto, quel tricolore che gli è sfuggito pochi mesi fa, quel tricolore che solo un predestinato come Sebastiano Esposito poteva soffiargli sotto il naso. 

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.