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FOCUS
30 Gennaio 2020
Frosinone, David Di Michele
Nel calcio e nello sport in generale la qualità si mescola alla fortuna. Si studiano gli avversari, si redigono i famosi piani partita, poi se si perde è una questione di dettagli o se si vince è una questione di magia o botta di fortuna, per dirla con compostezza. Allenamenti, tattica, prove su prove, test su test e poi quei due tempi di partita agli occhi di tutti rappresentano la sintesi del lavoro compiuto in settimana. Se hai qualità i risultati arrivano, ma il risultato non è l'aspetto globale da analizzare nella globosfera di una partita.
Primo punto fermo: si parla di giovani alle porte del professionismo e gli errori aiutano a crescere. Gli upgrade sostanziali si compiono meglio nella "sofferenza" che nella bambagia. Il Frosinone è uscito benissimo dal derby di domenica contro la Roma - Campione d'Italia in carica Under 16 - e a mani vuote per merito di un numero uno che le mani, invece, le ha messe ovunque anche sulle traiettorie impossibili. C'è la condizione fisica, c'è la squadra che ha gambe e motore da vendere che permettono di tenere i reparti corti e di ammassare giocatori nel breve attorno al pallone e dialogare con fraseggi nello stretto. I giallazzurri escono dal derby al top delle energie mentali e portano a casa tante tracce da tenere a memoria. Rigori e cinismo gli aspetti da limare e consolidare, ma non tutte le domeniche hai di fronte un "mammasantissima" come Davide Mastrantonio. A Crotone domenica nuovo crocevia fondamentale per l'obiettivo playoff. Sperando che la Dea Bendata giri dalla parte giusta.
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