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LA RUBRICA
20 Febbraio 2020
Frosinone, Sergio Jirillo in azione contro il Perugia
Terza legge della calciodinamica: se Sergio Jirillo va in gol, il Frosinone vince. È successo alla sesta giornata, Frosinone-Perugia 3-0. L'appuntamento si è rinnovato alla tredicesima, Juve Stabia-Frosinone 1-6 e una settimana più tardi a Benevento per l'1-3 ciociaro. E la quarta rete totale, in casa contro la Salernitana il 3 novembre 2019, ha portato nelle case giallazzurre un punto. Poker di gol e 10 punti. Domenica alla Città dello Sport, cabala a parte, la matrioska di firme pesanti in dote a SJ può riaprirsi per tornare al successo, essenziale nella densa lotta a un posto nel paradiso playoff.
Perché lui e non altri nella rubrica-antipasto del weekend dell'Osservato Speciale? Risposta semplice: il momento topico del calcio è il tiro in porta, la parata del portiere, il clamoroso salvataggio sulla linea, il gol. E chi segna i gol? Gli attaccanti. All'Avellola di Benevento la dimostrazione esplosiva, energica dello splendido feeling tra Jirillo ed Edoardo Piacentini. Assist, lettura dei movimenti del compagno, inserimenti scientifici. Così le squadre avversarie non li decifrano, non li riconoscono: David Di Michele, da ex rapace offensivo, modella il DNA tattico per sfruttare le caratteristiche di Jirillo e segue il mantra di Pep Guardiola: "Il nostro centravanti è lo spazio". Spazio e luci sul Comunale. Sergio Jirillo lucida gli scarpini, il duello tra leoni e lupi stuzzica più che mai.
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