Focus
Lazio, uno sguardo ai reparti: ecco la difesa di Fratini
Andiamo a vedere l'andamento del reparto arretrato della squadra biancoceleste
Che la Lazio quest'anno difensivamente abbia sofferto è sotto gli occhi di tutti. A parlare, prima ancora delle prestazioni, ci sono i numeri, che confermano come l'andamento della retroguardia di Fratini sia sulla carta uno dei peggiori del girone. Sono infatti 37 i gol subiti dai biancocelesti. Un numero alto, che fa di quella laziale la terza peggiore difesa del campionato, davanti solamente a Livorno e Pisa. Numeri alti, che devono peró essere analizzati meglio, perché nascondono una verità. Ci sono infatti due campionati nella stagione della Lazio, uno con Ruggeri e l'altro con Fratini. Nella prima parte il campione di partite da prendere in esame è 9, nelle quali la squadra ha subito 25 reti. Una media quasi catastrofica (2,8 gol subiti a partita), che trova però un ridimensionamento dall'arrivo di Fratini. Il mister ha cercato di sistemare le cose, compattando maggiormente la squadra. Il risultato è stato quello di aver subito 12 gol in 10 sfide giocate, con una media (1,2) che si è abbassata drasticamente. Un miglioramento netto, dovuto anche al fatto che, nonostante modulo e protagonisti siano gli stessi, è l'interpretazione del match ad essere cambiata. Propositiva si, ma provando a mantenere un maggiore equilibrio. Ma chi sono gli attori del reparto arretrato? Partendo dalla destra troviamo, in una classica difesa a 4, Floriani Mussolini. Il giovane terzino biancoceleste è sicuramente tra le note più positive del gruppo di Fratini. Sacrificio e spinta al servizio della squadra. Giocare semplice senza strafare. Una cosa facile da immaginare ma più difficile da mettere in pratica. Discorso simile per il suo compagno di fascia, che agisce peró sulla sinistra. De Santis è una sicurezza per i capitolini. Grinta e tanta, tantissima corsa. Qualità che per un terzino sono l'ABC. Sicuramente meglio in fase di spinta che in quella di copertura, ma la sua voglia lo porta ad essere incisivo anche in fase di non possesso. Gli altri due protagonisti della difesa capitolina sono Zaghini e Santovito. Caratteristiche non tanto distanti per entrambi. Grossi e con un fisico imponente. A difesa schierata è difficile sovrastarli, più in difficoltà logicamente a campo aperto, dove il loro punto di forza, il fisico, è messo più in difficoltà dalla velocità degli avversari. Le caratteristiche sono chiare, come chiara è la crescita nella seconda parte di stagione. Ció che però è evidente è che si può fare decisamente meglio come squadra. Serve l'aiuto di tutti per cercare di migliorare i numeri, ma soprattutto le prestazioni.