Cerca
L'Intervista
Spiega in questo modo la strategia adottata nella stracittadina l’allenatore biancoceleste, che ha azzeccato ogni scelta
08 Novembre 2022
Christian Terlizzi, allenatore della Lazio (Foto ©GazReg)
Una domenica perfetta quella che ha vissuto Christian Terlizzi, che dall’alto della torre del Green Club ha potuto osservare i suoi giocatori vincere nel derby eterno con la Roma. I cugini giallorossi sono rimasti sopraffatti dalla carica di una Lazio perfetta, che il suo allenatore ha potuto constatare benissimo, nonostante la non presenza in panchina per squalifica, commentando poi così la prestazione delle Aquile. “La gara è stata preparata con la volontà di instillare nei ragazzi il concetto che questa sfida vale come le altre, si ottengono sempre tre punti in caso di vittoria. La sconfitta nei playoff di giugno scorso appartiene alla passata stagione, era giusto far capire ai miei giocatori che isolarsi dal contesto, senza vivere una tensione eccessiva, avrebbe fatto la differenza e così è stato. Dal punto di vista tecnico invece abbiamo approcciato l’incontro seguendo i nostri punti di forza, anche perché se avessimo fatto calare l’intensità, puntando esclusivamente sulla qualità ed il bel gioco, saremmo andati in difficoltà. Di certo si può dire che abbiamo vinto da squadra, lottando insieme su ogni possesso, muovendoci insieme in entrambe le fasi”. Un successo meritato, che dà credito all’importante preparazione del derby fatta dal tecnico capitolino con il suo staff. Schierare la difesa a tre, scegliendo una difesa a uomo dalla mediana in giù ha fatto la differenza, rendendo spesso vana l’offensiva dei Lupi. “Ogni allenatore ha il suo modo di interpretare il settore giovanile, secondo la mia prospettiva a questa età bisogna lavorare sulla valorizzazione del giocatore cercando di portare tutti quasi sullo stesso livello. Da quest’estate ho introdotto con l’avallo del Direttore Bianchessi un nuovo assetto in questo gruppo, perfezionando l’abilità di saper giocare l’uno contro uno anche in fase difensiva. Abbiamo scelto questa strada per affinare le doti dei nostri profili, e i miglioramenti si sono visti perfettamente nella stracittadina”. Tutto ha funzionato quindi in casa Lazio, grazie al percorso fatto in questi mesi, coniugando diversi aspetti tra di loro. I biancocelesti, a fronte di un attacco stellare da trenta gol, si presentavano con qualche rete subita di troppo, ma sul campo del Green Club sono stati spesso invalicabili con la loro retroguardia. “Io sono uno che non guarda le statistiche, quindi non mi interessano tanto i numeri quanto le prestazioni. Di natura penso che serva sempre segnare tanti gol per vincere; mettiamo in conto di incassarne il meno possibile durante le nostre gare, vista la scelta di accettare duelli uno contro uno di continuo. Una squadra deve sempre provare ad offendere, limando le caratteristiche difensive con cui proteggerci da eventuali attacchi avversari. Ad oggi abbiamo preso tutte le reti causa mancanze nostre non tanto per merito degli avversari, migliorando questo faremo grandi passi in avanti”.
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni