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Speciale Derby
Sarà uno dei grandi protagonisti della stracittadina il prodotto dell'Atletico Morena, che già in passato ha rischiato di far molto male alla Roma
10 Marzo 2023
Cristian Cuzzarella (Foto © De Cesaris)
Eh già, noi siamo ancora qua. Così cantava qualcuno, e dopo giorni di attesa solenne, quasi interminabile, ora il derby della capitale è veramente dietro l’angolo, lì pronto a splendere di luce immensa. Un confronto su cui virano tutte le attenzioni della settimana, soprattutto tra due gruppi, come quelli dei 2006, che di certo non si amano, sfidatisi così tante volte per non accrescere una rivalità dai contorni storici. Beh se lo score parla di una Lazio messa meglio con tre vittorie su cinque partite disputate, di certo la Roma può comunque sorridere tranquillamente, visto come gli altri due risultati siano stati una vittoria ed un pari, decisivi per il passaggio del turno dei Lupi alle semifinali scudetto nell’ultima estate. Un confronto che sparigliò le carte, aumentando ancor di più la centralità di una sfida del genere, che tra poche ore toccherà il suo apice. In palio, oltre che la gloria e l’orgoglio cittadino, c’è senza dubbio il primato del girone, la cui importanza, in ottica post season, è chiara a tutti. In questa stessa categoria difatti, spostandoci sui 2005 nell’annata passata, i biancocelesti secondi dovettero poi affrontare subito la formidabile Inter ai quarti, riuscendo comunque a giocarsela alla pari, senza però strappare il pass verso le finali di Ascoli. Beh sicuramente ora la squadra di Terlizzi parte con un vantaggio importante: il 3-1 dell’andata. Un risultato che può rassicurare solo in parte, considerato come ad oggi le compagini siano in testa a pari punti, 48, senza voler mollare la presa sullo scettro del girone D. Al contempo, nonostante i risultati in questo 2023 siano evidenti, il momento al Green Club non è dei più sereni, causa i diversi problemi muscolari e non delle ultime settimane, che non hanno mai permesso a Terlizzi di avere l’intera rosa a disposizione. Ovviamente per il derby tutti fanno un sacrificio, forse qualcuno mancherà, ma proprio per questo allora la nostra lente d’ingrandimento si sposta su chi sarà senza dubbio un protagonista del massimo scontro romano, chi questa partita la vuole griffare.
Non è mai facile ambientarsi nel migliore dei modi in una realtà nazionale, soprattutto quando si viene da un contesto regionale, in cui le pressioni sono diverse, a maggior ragione se lo scenario non è neanche di quelli abituati a star sempre al primo posto, come l’Altetico Morena. Ed invece Cristian Cuzzarella ci è riuscito, perché il talento non si differenzia in base ai luoghi in cui lo si esercita, esprimendosi al massimo sul campo. Prelevato all’ultimo sul finire dell’estate 2021 da Mauro Bianchessi, l’esterno si presentò nella maniera migliore possibile in casa Lazio, mettendo la sua zampata sul 3-2 contro il Crotone nell’esordio. Una fiamma, una presentazione degna dei grandi autori, una gara soffertissima, in grado però di dare il là allo splendido cammino delle Aquile. Quasi due anni dopo la situazione, a livello di squadra, è rimasta invariata. I biancocelesti sono ancora davanti a tutti in classifica, ma non da soli, bensì al pari dei cugini stessi, grazie ad una serie di sorpassi e controsorpassi durante l’intero campionato. Domenica quindi servirà andare oltre l’ostacolo, e il Fideo di Morena da questo punto di vista non ha mai deluso. Sicuramente il soprannome di Angel Di Maria potrebbe far ridere, ma per questioni fisiche e tattiche, Cuzzarella ad oggi è lo “spaghetto” d’oro della Lazio. Sia chiaro, nessuno gli chiederà mai delle giocate come quelle di Nantes-Juventus, anche se lui le Aquile ha già rischiato di farle impazzire in una stracittadina. Durante i quarti di finale d’andata - sempre della scorsa stagione - l’esterno vide il suo magico arcobaleno infrangersi sulla parte interna della traversa, per poi uscire dallo specchio, creando un effetto ottico in grado di generare polemiche infinite nelle ore successive, seppur futili. Ora ci riproverà, sempre al Di Bartolomei, forse di nuovo in quella porta stregata. Per lui, che queste partite le sente davvero tanto, sarebbe il coronamento di un percorso straordinario, talmente valido da renderlo uno dei cardini della Lazio. Tutto è pronto, il Fideo non vuole graziare nessuno.
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