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L'intervista

Steffanoni, umiltà e dedizione al servizio dell'Italia: “Sogno il primo gol in azzurro”

Il centrocampista dell'Atalanta è tra i protagonisti della nostra Under 17, che oggi sfiderà la Croazia nel match decisivo del Gruppo A1

25 Marzo 2025

 Steffanoni, umiltà e dedizione al servizio dell'Italia: “Sogno il primo gol in azzurro”

Federico Steffanoni in maglia azzurra (©Figc)

C'è qualcosa di affascinante nel modo in cui Federico Steffanoni vive il calcio. Una quieta determinazione che, con il passare del tempo, si fa sempre più forte, sempre più concreta. Nato a Treviglio il 4 settembre 2008, il centrocampista dell'Atalanta Under 20 ha in sé quella miscela di ambizione e dedizione che rende unico il percorso di un giovane calciatore. Non è il protagonista che cerca la scena, ma uno di quelli che la scena se la costruisce passo dopo passo, con consapevolezza, impegno e pazienza.

Il suo amore per il calcio inizia presto, come capita spesso a coloro che si rivelano destinati a lasciare il segno. A 3 anni è già sul campo, una passione che nasce quasi per caso, ma che prende piede rapidamente, come un seme che si trasforma in albero. Dopo i primi passi nella scuola calcio Bussola e nel Vidalengo, nel 2014 arriva il salto nei professionisti, quello che lo porta in uno dei vivai più rispettati d'Italia: l'Atalanta. È qui che Federico diventa, giorno dopo giorno, la promessa che conosciamo.

I numeri, si sa, parlano chiaro. 34 presenze con l'Under 20 sotto età, 2 gol e 2 assist in campionato, 1 rete e 2 assist in Youth League. Non sono soltanto cifre, ma le tappe di un percorso che va oltre le statistiche, che racconta di un ragazzo che si è fatto spazio tra i grandi. Le convocazioni in Prima Squadra da parte di Gian Piero Gasperini non sono un caso. Sono un riconoscimento, sì, ma anche una promessa per il futuro. La prima contro il Venezia (Venezia-Atalanta 0-2, 20 ottobre) e la seconda contro l'Hellas Verona (Atalanta-Hellas Verona 6-1, 26 ottobre).

Eppure, nonostante questo, Steffanoni è uno che rimane in silenzio, che non ha mai bisogno di gridare il proprio valore. "Il mio obiettivo - racconta il centrocampista bergamasco - è migliorare per cercare di giocare il più possibile". Semplice, chiaro, senza fronzoli.

Con il suo club, dove gioca anche uno dei suoli idoli Ederson "giocatore incredibile", l'obiettivo è chiaro: "Mi piacerebbe esordire in Serie A con la maglia dell'Atalanta". Con la Nazionale Under 17 del tecnico Massimiliano Favo, campione d'Europa in carica, l'obiettivo è già oggi (ore 15.30) a Lučko, contro i padroni di casa della Croazia, nella sfida decisiva del Gruppo A1 del secondo turno della Lega A delle qualificazioni europee: "Voglio segnare il primo gol in maglia azzurra, sperando che possa aiutarci ad andare all'Europeo (dal 19 maggio al 1° giugno in Albania, ndr) e al Mondiale (dal 3 al 27 novembre in Qatar, ndr)". La sfida è cruciale: Italia e Croazia sono prime a pari punti (6), con la stessa differenza reti (2), ma i croati hanno un gol in più (4).

"Ogniqualvolta indosso la maglia azzurra - prosegue - provo un'emozione unica. Rappresentare il mio paese è motivo di orgoglio". Un orgoglio incredibile per un ragazzo che ha imparato ad amare il pallone da piccolissimo, giocando "ore e ore con gli amici di sempre al parchetto". Un pilastro della sua vita, oltre al calcio, è chiaramente la sua famiglia: papà Alessandro, mamma Alessandra e la sorella maggiore di due anni Brigitta. Famiglia che ha cresciuto Federico insegnandogli il valore del lavoro, della dedizione e dell'umiltà. Un ragazzo e un calciatore che sa cosa vuole e che ha tutte le carte in regola per andarselo a prendere. A partire da oggi.

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