Roma si è spenta la luce. Serve svoltare per non sprecare tutto

Pensate arrivare da sette vittorie consecutive, lanciati sempre di più verso il primato, solcando maggiormente il divario con le inseguitrici e poi improvvisamente cadere, come vittime di un blackout. È quello che è successo alla Roma di Toti, giunta al derby lanciata da sette successi di fila e poi dal nulla bloccatasi e stesa sotto i colpi biancocelesti, in uno stato di confusione evidente. Una disfatta tattica e psicologica che doveva essere cancellata nel match col Napoli, ma ciò non è accaduto. L’incontro del Di Bartolomei è sembrato infatti il perfetto proseguo dell’ultima ora di gioco della stracittadina. La formazione di Toti è uscita sconfitta dalle mura amiche, apparsa anche stavolta priva di armi da poter usare. I problemi sembrano rientrare in due sfere principali: mentale e tattica.

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Partendo da quella psicologica si è notato come nei calciatori giallorossi stia mancando lo spirito giusto. Alle prime difficoltà in queste due gare Mariani e compagni non sono riusciti in entrambi i casi a reagire e si sono lasciati trasportare dalla negatività dell’evento, lasciandosi sfuggire il destino della partita, perdendo il controllo della gara. Dal lato tecnico e tattico si può intraprendere un discorso molto simile al precedente. All’undici di Toti stanno mancando le certezze: la retroguardia improvvisamente sta mostrando perforabilità e dal centrocampo in su prevale la confusione. Gli interpreti offensivi sembrano scollegati tra loro ed il reparto di attacco nelle ultime due gare è stato praticamente nullo, con le conclusioni in porta che potrebbero contarsi sulle dita di una mano. Mister Toti è chiamato a ritrovare la quadra e tutti i componenti della rosa giallorossa allo stesso modo devono svoltare da questo momento negativo per arrivare alla post season in tutt'altro modo ed evitare che questa momentanea flessione non si ripercuota nel momento clou della stagione.