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Italia Under 17

Favo: "Il Mondiale è un'emozione da ricordare per tutta la vita"

Il CT azzurro parla a pochi giorni dall'esordio nella competizione iridata ospitata in Qatar

01 Novembre 2025

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Massimiliano Favo, Commissario Tecnico azzurro (©FIGC)

C’è un momento, nella carriera di ogni giovane calciatore, in cui il sogno e la realtà si incontrano. Succede quando chiudi la valigia, lasci casa, scuola, famiglia… e capisci che stai partendo per qualcosa che non tutti potranno vivere. Giovedì, dopo tre giorni a Novarello, la Nazionale Under 18 del tecnico Massimiliano Favo è salita sul volo diretto a Doha, con gli occhi pieni di attese e un biglietto di sola andata per la leggenda. Dal 3 al 27 novembre, in Qatar, andrà in scena il Mondiale Under 17, a cui parteciperanno per la prima volta 48 squadre. Una nuova frontiera del calcio giovanile: dodici gironi da quattro squadre, con trentadue che avanzeranno alla fase a eliminazione diretta. Per molti sarà la prima volta fuori dall’Europa, per tutti un ricordo che resterà inciso nel cuore.

Emozioni da ricordare "Per un giovane, disputare un Mondiale è un’emozione che ricorderà per tutta la vita – sottolinea il Commissario Tecnico ai microfoni di Vivo Azzurro TV –. Sono contento per loro e personalmente sono molto stimolato. I ragazzi devono essere orgogliosi di competere con la maglia dell’Italia in una competizione così affascinante, in un Paese all’avanguardia come il Qatar". Nel Gruppo A, l’Italia affronterà Bolivia, Qatar e Sudafrica. La partita inaugurale, lunedì 3 novembre (ore 18.45 locali / 16.45 italiane, diretta su Rai Sport) sul campo 7 dell’Aspire Zone di Doha, contro i padroni di casa, profuma già di storia. "Non sarà facile – spiega Favo –. Il Qatar è una Nazionale che si allena come un club, lavora insieme ogni giorno e prepara questo Mondiale da tempo. È il loro Mondiale. Ma sono sicuro che faremo una buonissima partita e che approcceremo bene". Il tecnico azzurro conosce la delicatezza del momento. Sa che per questi ragazzi, nati nel 2008, ogni passo è una prima volta. Eppure, negli occhi dei suoi giocatori, ha visto qualcosa di diverso: fame, serenità e consapevolezza: "I ragazzi sono molto motivati. L’unica cosa che può sorprenderci è un po’ di emozione. Sono una squadra con dei valori e sono convinto che faremo una bellissima competizione. Sono contento di partecipare a una manifestazione del genere, perché, come ho detto ai ragazzi, questa è un’opportunità che non viene concessa a tutti: devono essere orgogliosi di giocare un Mondiale con la maglia dell’Italia". E poi, un sogno da inseguire: "Spero di arrivare ai quarti di finale (il miglior piazzamento della storia azzurra fino a oggi, ndr), per poi provare ad andare ancora più avanti. Non si fanno i sacrifici per nulla: questi ragazzi lasciano la scuola e le famiglie per essere qui. Ci teniamo a ben figurare".

I protagonisti Tra i volti di questa Italia ci sono Alessandro Longoni, portiere del Milan e protagonista dello storico Europeo Under 17 vinto dagli Azzurrini a Cipro nel 2024 (Italia-Portogallo 3-0, 5 giugno), e Federico Steffanoni, centrocampista dell’Atalanta, entrambi classe 2008 e al debutto sul palcoscenico mondiale. Steffanoni, sguardo sereno e testa già da grande, parla con la lucidità di chi sa cosa vuol dire sognare: "Sarà un’emozione incredibile. Pochi alibi: giocare e pedalare, cercando di ottenere il miglior risultato possibile. Quando ho saputo che si sarebbe giocato in Qatar, è nata in me una curiosità per la cultura, le strutture e la storia. Siamo un gruppo molto unito: ogni volta che arriva una chiamata in Nazionale sono felice, perché non rivedi solo dei compagni, ma degli amici che ti porterai dietro". Poi c’è Longoni, portiere dal sorriso calmo e dagli occhi curiosi, quelli di chi sta per tuffarsi nel futuro: "Non capita tutti i giorni di giocare un Mondiale. Il clima sarà caldo e umido, ma ci adatteremo. Nel raduno di Novarello ci siamo allenati con spensieratezza e consapevolezza di andare ad affrontare una competizione davvero importante. Stiamo dando del nostro meglio e sono sicuro che in queste partite diremo la nostra. Non mi sono mai confrontato con nazionali extraeuropee: sarà bello. Mi piacerebbe affrontare il Brasile… hanno vinto cinque Mondiali, quindi a livello giovanile non saranno così male (ride, ndr). Il sogno? Vincere e alzare quella coppa". Ci sono sogni che durano una notte, altri che cominciano proprio lì, nel caldo di Doha, sotto il cielo del deserto. Gli Azzurrini di Massimiliano Favo sono pronti: un gruppo di ragazzi con la maglia azzurra addosso e un mondo intero davanti. Perché a volte, nella vita, basta un Mondiale per capire che il futuro è già iniziato.

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