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Corsa e qualità. Daniele Di Porto è la chiave nella mediana della Lazio
La duttilità spesso è una capacità che in pochi hanno e conservano nel giusto modo. Poco importa se dovessero arrivare dei momenti meno brillanti all’interno di una stagione, o magari divisi in più annate, lo spirito rimane sempre quello nella mente di certi giocatori, pronti a tutto al fine di contribuire ai propri colori. Chi non ha mai perso il senso d’orientamento difatti è ben rappresentabile in Daniele Di Porto, luce costante in un centrocampo pieno di elementi validi. Dopo un campionato particolare come quello passato, che lo ha visto spesso in vesti più conservative come quali il vice Nazzaro in mediana, quest’anno il profilo della Lazio sta rendendo su standard elevati. Causa anche i continui scambi con la Primavera, D’Urso ha ben pensato di costruire un gruppo coeso con i fissi dell’Under 18, in modo da stabilizzare la crescita di una squadra, leggermente dispersa lungo le onde di una stagione che a livello di organizzazione ha tolto molto alle Aquile. Uno dei pilastri è sicuramente il classe 2005, che nella mediana biancoceleste si è sempre distinto, tirando fuori ottime prestazioni. Basti vedere l’ultima casalinga ai danni del Sassuolo, dove il numero sette ha trovato costantemente il tempo giusto d’inserimento tra le linee, proponendosi in maniera insidiosa sulla trequarti neroverde, dando fastidio in più occasioni agli avversari di giornata. Un incursore dotato anche di piedi molto educati, con i quali spesso disegna assist per i suoi compagni, dando il là anche ad azioni potenzialmente pericolose. La sua posizione sembra essere la più importante in quel reparto per D’Urso, che lo sfrutta sia nella fase offensiva, ma soprattutto in quella difensiva, dove riesce spesso a tamponare qualche sortita, recuperando diversi palloni. Un mastino con il sorriso in volto e la tecnica di uno che a questo sport ci sa giocare. La Lazio ha molti tasselli in mediana, ma lui si sta giocando al meglio le sue opportunità e ad oggi è un jolly fondamentale nel mazzo capitolino. Perché bisogna sempre restare forti mentalmente, Di Porto lo ha capito, assimilato, soprattutto nei momenti meno splendenti, e ora il panorama davanti a sé non può che esser completamente invitante.