Profumo di finali. La Lazio va ad Empoli per volare ancor più in alto

La luce al Green Club è tornata. Splendente, ben visibile, nonostante momenti di difficoltà in cui le nuvole sembravano non volerne sapere di andar via, quasi a restare in maniera incondizionata. Dopo Istanbul però c’è sempre Atene, o almeno così recitavano nel 2020 gli striscioni dei tifosi del Milan, per far capire come un brutto momento passa sempre. Beh, in casa Lazio il periodaccio è passato, e, nonostante manchi ancora qualche tassello per assorbire quella continuità necessaria a spiccare il volo, di certo i biancocelesti adesso cominciano ad esser padroni del loro destino. Il passo falso interno col il Napoli ha rischiato di minare qualche certezza, installando forse i tarli del dubbio, subito scacciati lontano però dalla stupenda vittoria nell’ultimo turno in quel di Lecce. Il guizzo di Brasili ha regalato i tre punti in terra salentina, e magari tra due giorni ci si proverà anche nel feudo toscano. Difatti la truppa di D’Urso è pronta per affrontare un’altra big del girone, un altro scontro diretto, con l’Empoli, attuale seconda forza del campionato. Dopo aver battuto i terzi in classifica la squadra capitolina cercherà il gran colpo, per scavalcare i biancoazzurri, e, qualora il Lecce non dovesse trovare il successo con il Sassuolo, al contempo vedere davanti a sé solo la Roma capolista. Uscire trionfanti dal confronto con la formazione di Davide darebbe un’ulteriore certificazione dello status delle Aquile, vogliose di rientrare nella coppia al comando, così da garantirsi l’accesso alle finali. Non sarà facile però, vista la tecnica diffusa tra i toscani, quali El Biache, Bocci, Diodato, Masini e diverse altre frecce nell’arco empolese, che di certo non vuole perdere quanto buono di guadagnato finora.